"Quotidiano e caffè": ora (in Sicilia) se vai in edicola puoi ordinare anche da mangiare

Non più edicole ma multiservice points: dalla Sicilia arriva la norma "salva edicole".

Per contrastare la crisi dell'editoria, con la conseguente chiusura delle attività commerciali di settore, la Regione Siciliana ha introdotto nuove disposizioni che consentono ai giornalai di vendere anche altri prodotti.

Qualcuno in passato ci aveva già provato. Nel 2022 la storica edicola di via Filippo Turati era stata trasformata in distributore automatico, ma senza alcuna autorizzazione. Era quindi arrivato il sequestro amministrativo e penale del gazebo.

Adesso la legge sosterrà gli edicolanti, purché continuino a portare avanti l'attività senza denaturarne l'ambito professionale di riferimento.

Le edicole avranno quindi l'obbligo di vendere giornali, quotidiani e periodici, ma in più potranno offrire al pubblico alimenti e bevande, anche attraverso apparecchi automatici.

Le disposizioni sono state emanate dall’assessorato regionale alle Attività produttive, guidato da Edy Tamajo. «Vengono introdotti significativi elementi di novità – spiega l’assessore - per consentire agli operatori del settore di superare la profonda crisi che attraversa la vendita della carta stampata e la conseguente riduzione della vendita di copie».

«L’obiettivo – continua l’esponente del governo Schifani - è quello di trasformare le tradizionali edicole in "multiservice points", con la possibilità, nel rispetto delle vigenti normative degli specifici settori, di associare alla vendita di giornali e riviste altre tipologie commerciali o di servizi».

Caffè e mottino sì, persino una Coca Cola, ma niente latte o whisky. Dalla norma sono esclusi latte, derivati e bevande alcoliche e superalcoliche.