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Falcone e Borsellino alle Orestiadi di Gibellina: un week end di spettacoli nel segno della memoria

  • Fondazione Orestiadi - Gibellina (Tp)
  • Dal 15 al 17 luglio 2022 (evento concluso)
  • 21.00
  • 15 euro (intero), 10 euro (ridotto studenti universitari, under 25, residenti a Gibellina, Cral Unipa)
  • Biglietti acquistabili online sul sito di Fondazione Orestiadi. Info al numero 0924 67844 o all'email festival@orestiadi.it 
Balarm
La redazione

Chiara Gambino

All’interno del Festival delle Orestiadi, al teatro civile e di narrazione viene destinata un’attenzione in linea con la storia delle Orestiadi, con il tema della memoria, in particolare per non dimenticare le terribili stragi di mafia, quest’anno nel loro trentesimo anniversario.

Sono tre gli appuntamenti in programma nel week end dal 15 al 17 luglio

Si comincia venerdì 15 luglio, alle 21.00, con il Premio Città Laboratorio che quest’anno si arricchisce della collaborazione con il "Premio under 35", promosso dal Teatro Nazionale di Napoli, dedicato a Leo de Berardinis.

In scena alle 21.00 al Baglio di Stefano uno dei progetti vincitori dell’edizione 2021, "Opera didascalica”, di Alessandro Paschitto, con Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca.

Lo spettacolo è un progetto di Ctrl+Alt+Canc, prodotto dal Teatro nazionale di Napoli in collaborazione con Theatron 2.0. 
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Uno spazio vuoto, disallestito, nudo. Le luci di sala sono accese. Le casse spente, non c’è audio riprodotto. Né costumi: si va in scena con gli abiti del giorno. Si resta lì, buttati, davanti agli occhi degli spettatori. Tre figure - persone prima che attori - e il vuoto intorno, perfetta immagine del nostro presente. L’incapacità di rappresentare si fa immagine di un’altra incapacità: quella di vivere.

Nell'ambito dei trent'anni dalle Stragi di mafia, invece, sono due gli appuntamenti in cartellone che vanno in scena sabato 16 e domenica 17 luglio. 

"Nel nome di Maria" è lo spettacolo, di e con Chiara Gambino, in programma il 16 luglio, progetto vincitore del premio Mauro Rostagno. 

Con Chiara Gambino e Alba Sofia Vella, le musiche di Domenico Gargano, lo spettacolo trae spunto e rielabora un fatto di cronaca mafiosa avvenuto a Palermo il 14 novembre del 1982.

La domanda che ha preceduto per molti anni (quasi 9) la stesura di questa drammaturgia nasce dall’esigenza di rispondere a un dubbio incessante che segna molte storie (sicuramente la mia): “Sarebbe potuto andare diversamente?”.

Maria Lo Bello, protagonista del testo risponde inconsapevole a questa domanda per tutta la durata dello spettacolo con un flusso di coscienza verace e ironico fragile e disincantato raccontando l’incontro e l’amore che l’ha portata a “zitarsi” – fidanzarsi - con Calogero (Lillo per gli amici) Zucchetto. 

In questo dialogo incessante viene accompagnata da una guida, una “parca benevola” raccontando la vergogna per la sua terra così martoriata dalla guerra mafiosa e la nascita di un amore sognante ma pratico con cui comprende che una vita insieme è possibile.

Domenica 17 luglio è il momento de "La notte è un raduno d’ombre", appunti su Falcone e altri testi di Franco Scaldati, con la regia di Franco Maresco, è un progetto di Franco Maresco e Claudia Uzzo che vede in scena l'attore Melino Imparato, le musiche di Salvatore Bonafede e Gabriele Mirabassi.

Questi "Appunti per Falcone" sono stati ritrovati tra le carte di Franco Scaldati nel 2018.

«Dell'esistenza di questi brevi testi poetici - racconta Maresco - mi aveva parlato più volte Melino Imparato dopo la morte di Scaldati, si sapeva che c'erano, o c'erano stati veramente, ma nessuno li aveva trovati fino a quell'anno. In "Appunti per Falcone" non c'è nessun riferimento ai fatti reali, alle cronache di quella strage del '92, meno che mai a trattative tra Stato e mafia o ai mille "teoremi" di cui si parla o delira da trent'anni. 

C'è invece la poesia e la lingua irripetibile di Franco Scaldati, la sua visionarietà, la sua profondissima riflessione sul mistero dell'esistenza umana, su quella che lui chiamava la "perversione del destino"».

BICCHIERE DI VINO
A chi partecipa agli spettacoli del Festival delle Orestiadi viene offerto, in Fondazione, un bicchiere di vino di Tenute Orestiadi (main sponsor del Festival). All'interno del baglio della Fondazione c'è una sala dedicata al vino Ludovico che, prima degli spettacoli, è visitabile gratuitamente.

MUSEO DELLE TRAME MEDITERRANEE
Sempre prima di ogni spettacolo è possibile visitare la collezione di arte contemporanea e di arti decorative del Museo delle Trame Mediterranee all'interno della Fondazione, oltre alle tre mostre allestite al Baglio di Stefano: "Le mura di Sana'a - omaggio a Pierpaolo Pasolini" di Franco Accursio Gulino, "PPP - Il cinema, il teatro: materiali per una ricognizione" a cura di Umberto Cantone e l'esposizione fotografica "Da Beirut ad Aleppo" a cura di Houda Cassatly.
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