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"Gōlem- Amore Sintetico" al Teatro Orione: la compagnia Esklan per la prima volta a Palermo

  • Motus
  • Nuovo Teatro Orione - Palermo
  • 24 aprile 2022 (evento concluso)
  • 18.00
  • 15 euro (intero), 10 euro (ridotto e Promo Balarm)
  • Biglietti acquistabili online oppure al botteghino del teatro. È ancora possibile acquistare l'abbonamento ai tre spettacoli. Per info e biglietti chiamare lo 091 7722218 o il 327 9319570
Balarm
La redazione

Uno spettacolo della compagnia Esklan

Prosegue con successo la rassegna Motus del Teatro Orione di Palermo che porta sul palco la grande danza contemporanea.

Il secondo appuntamento è in programma domenica 24 aprile alle 18.00 e vede salire sul palco, per la prima volta a Palermo, la compagnia Esklan che porta in scena "Gōlem - Amore sintetico", una creazione acclamatissima dalla critica in Italia e all'estero con le coreografie di Erika Silgoner.

PROMO BALARM. In via del tutto esclusiva, grazie a una convenzione stipulata col Teatro Orione di Palermo, Balarm offre ai lettori la possibilità di assistere allo spettacolo al costo di 10 euro (invece che 15).

Per ottenere lo sconto sui 50 biglietti disponibili è necessario inviare un messaggio WhatsApp al numero 327 9319570 scrivendo come oggetto "PROMO BALARM AMORE SINTETICO" e specificando il proprio nome e cognome e il numero delle persone interessate alla promo.

Il Teatro Orione provvederà immediatamente, tramite WhatsApp, a inviare una risposta di conferma e le indicazioni per l'acquisto dei biglietti in promozione.
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La coreografa ha fondato la Esklan Art’s Factory nel 2015.

Una compagnia d’autore per la quale ha firmato numerose creazioni già in cartellone in numerosi teatri in Italia, Francia, Bulgaria, Germania, Olanda, Russia, Panama, Polonia, Spagna, Brasile. Nel 2018 Silgoner ha curato il concept e le coreografie del video "Voglio" di Marco Mengoni.

In “Gōlem - Amore Sintetico“ la coreografa pone al centro quel desiderio di "trasmutare" l'inanimato e l'irraggiungibile in un corpo-anima d'amore che da sempre rappresenta per l'essere umano una estrema seduzione e un falso approdo.

In scena un novello "pigmalione" e il suo Gōlem - oggetto del desiderio di possessione, bellezza e amore - ci conducono in una danza piena di vortici e strappi, di cadute e risalite per denunciare tutti gli “amori sintetici”, contraffatti, grotteschi delle nostre vite.

La parola “Gōlem” appare all’interno delle Sacre Scritture e significa "forma leggera", materiale “crudo”. È l’essere umano non finito di fronte agli occhi di Dio, è Adamo. Nell’ebraico moderno prende invece il significato di “muto” o “indifeso”.

La coreografa Erika Silgoner, affascinata da questa figura antropomorfa, rivisita il mito del “Gōlem” per indagare i limiti esistenziali dell’uomo contemporaneo e le complesse leggi che regolano la vita e l’amore.

Lo spettacolo racconta la poetica di una relazione, se tale si può definire, tra un uomo e la sua frustrazione antropomorfa, la distanza tra l’amore sognato e l’incapacità di concretizzarlo.

(Direzione e coreografia: Erika Silgoner, musica originale: Samuel Puggioni, Interpreti: Gloria Ferrari, Giovanni Leone).
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