"Cherchez la femme": collettiva alla Galleria Studio 71

La frase “Cerchez la femme”, utilizzata per la prima volta in letteratura nel 1854 da Alexandre Dumas (padre) e ripresa più volte anche in cinematografia, sta ad indicare, normalmente, il movente di un omicidio o la causa di un problema: troviamo la donna e capiremo il perché di ciò che è successo.
La frase ben si presta a questa mostra. Caratteristica di ogni opera esposta, difatti, è l’assenza della figura femminile, ma solo nella sua fisicità. Oltre al significato principale della frase, però, gli artisti chiamati a partecipare, hanno interpretato il messaggio con chiavi di lettura differenti.
Ella dunque è la vittima, l’assassina, la scintilla, il genio illuminante, l’ammaliatrice. Foto, dipinti, disegni, abiti, fumetti ogni cosa parla di lei tra le pareti della galleria.
Gli artisti: Antonella Affronti, Gianni Allegra, Luciana Anelli, Maria Luce Balsamo, Liana Barbato, Alessandro Borroni, Alessandro Bronzini, Momò Calascibetta, Bartolo Conciauro, Elio Corrao, Michele Cutaia, Tanina Cuccia, Giuseppa D’Agostino, Enzo D’Alessandro, Angelo Denaro, Naire Feo, Kindia, Maria Pia Lo Verso, Alessio Lo Prete, Gabriella Lupinacci, Mariella Ramondo, Caterina Rao, Tiziana Viola Massa.
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