"La fille du régiment", Opéra-comique in due atti
Ha letteralmente girato il mondo ma l'allestimento della "Fille du régiment" di Donizetti, firmato per il Teatro Massimo da Franco Zeffirelli, non è mai più tornato sul palcoscenico in cui aveva debuttato nel 1959. Succederà dal 17 al 24 settembre quando, a distanza di 55 anni, la Fille tornerà in scena al Massimo con immutata freschezza e soavità grazie alla paziente e frizzante cura registica di Filippo Crivelli, che ha seguito lo spettacolo ovunque in questi anni non facendo mai depositare su di esso un filo di polvere.
Ispirato alle stampe di soggetto militare realizzate ad Épinal in epoca napoleonica, lo spettacolo mantiene immutato il suo fascino che lo impone tra i classici dell’allestimento scenico del Novecento, con le scene dipinte, i siparietti, i costumi dai colori sgargianti adatti al clima musicale della partitura di Donizetti che alterna al rataplan militare momenti più lirici e sentimentali e una vena di ironia.
Saranno due i cast impegnati in alternanza per le sette recite in programma, entrambi "guidati" da due soprani palermitani per la prima volta impegnate nella loro città nel divertente ruolo della vivandiera Marie, allevata dal reggimento dopo la morte del padre: Desirée Rancatore (17, 19, 21, 24 settembre) e Laura Giordano (18, 20, 23 settembre).
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