TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro e cabaret

Teatri di Pietra Sicilia: in scena "Medea" con Barbara De Rossi

  • Tempio di Hera - Castelvetrano (Tp)
  • 22 agosto 2015 (evento concluso)
  • 21:15
  • 12 euro (prezzo intero), 10 euro (prezzo ridotto), 8 euro (convenzioni variabili tra i siti)
  • I biglietti si possono acquistare solo presso le biglietterie dei siti la stessa sera dello spettacolo. Maggiori informazioni ai numeri 0924.909285 e 0924.909218

La Sicilia dei teatri e dei suggestivi siti archeologici si fa palco itinerante per promuovere cultura e sviluppo del territorio: riparte dal 23 luglio al 23 agosto l’iniziativa "Teatri di Pietra Sicilia".

Mettere in scena oggi "Medea" di Jean Anouilh significa non solo rendere omaggio ad uno dei più grandi autori del teatro francese del Novecento, ma anche e soprattutto riscoprire un testo straordinario da ogni punto di vista, un testo in cui regna un personaggio come quello di Medea dalla enorme forza tragica, nella sua solitudine straziante, nella sua sensualità dolorosa, nella sua disperazione, nel suo essere travolta da un sentimento incontrollabile e nella sua rivolta alle regole.

La Medea di Anouilh ha una struttura drammaturgica molto forte e caratteristiche specifiche ed originali che la rendono unica ed è stato questo ad affascinarmi. In pochi testi come in questo ho trovato la perfezione della drammaturgia unirsi alla costruzione di personaggi teatrali dalla potenza tragica strepitosa e ad un’indagine psicologica straordinaria, la regia e lo spettacolo tenteranno di restituire al testo questa forza e questa grandissima capacità di indagare l’animo umano e le sue complessità.

La regia, di matrice classica ma attenta sempre al lato simbolico e immaginifico di un testo, seguirà la via dello scavo psicologico dei personaggi nei loro rapporti dolorosi e seguirà la via, indicata da Anouilh, che mirabilmente rende sentimenti e rapporti sempre più assoluti e universali, nella loro più scoperta quanto complessa umanità. La tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea assumono nel testo significati appunto universali e di straordinaria attualità ed è per questo che seguirò la strada della fedeltà al testo e alla parola di cui farò arrivare al pubblico la sconcertante attualità.

L’allestimento scenico sarà complice e teso, visivamente e registicamente parlando, a disegnare e a creare un mondo “altro”, un luogo “altro” (come “altra” e “straniera” è Medea), dove ogni cosa sarà specchio della personalità prismatica della protagonista e dei suoi rapporti con gli altri personaggi; attraverso le musiche, le luci, la scena, complici ed evocatrici di atmosfere ed emozioni, accompagnerò lo spettatore nel viaggio agli inferi di Medea; ogni elemento scenografico, ogni accessorio dei costumi sarà metafora e veicolo formale teso alla costruzione del mondo straziato, doloroso della protagonista. L’alterità, il dolore, l’amore, il tradimento, la passione saranno portati in scena dagli interpreti, ma anche da ogni elemento di cui si avvarrà l’allestimento.

La regia tenterà di costruire scenicamente, visivamente, musicalmente, il mondo della protagonista e dei suoi sentimenti “straordinari”, “estranei”, da “emarginata”, la sua anima straziata e dolente che, secondo me, tanto ci parlerà della condizione universale della donna, pur se indagata in un esempio estremo ed eccezionale.

COSA C'È DA FARE