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“Terra: io sono”, un installazione nel cuore dell’Orto botanico di Palermo

  • Orto Botanico - Palermo
  • Dal 26 maggio al 2 giugno 2018 (evento concluso)
  • Visitabile sabato 26 maggio dalle 11.00 alle 23.00; dal 27 maggio al 2 giugno dalle 9.30 alle 23.00
  • 10 euro (intero), 7 (ridotto), 5 euro (ridotto gruppi scuola)
  • Il biglietto dà diritto alla visita completa al Festival tutto il giorno fino alle 19.30
Balarm
La redazione

Preparativi dell'installazione all'Orto Botanico

Un’installazione nel cuore dell'Orto Botanico di Palermo, per rivelare il senso dell’uno e del molteplice, l’unità e le infinite parti, l’originario e la diversità. Si tratta di “Terra: io sono”, che rappresenta la riunione di terre e di acque provenienti da diversi luoghi e Paesi del mondo. Con la partecipazione libera dei cittadini e visitatori dell’Orto. 

“Terra: io sono” viaggia per il mondo e giunge dal Goetheanum all’isola di Sicilia. Il progetto dell’installazione è di Lara Pedilarco, Miranda Sapienza e Pietro Finocchiaro, con la partecipazione di Lea Cavallari, Guendalina Salini e Marta Allegra e con il contributo e supporto di Argital. 

La prima parte di “Terra: io sono” è incominciata al Goetheanum in Svizzera, dove è avvenuta la raccolta di terre e acque provenienti da diverse aree geografiche del mondo; condivisione delle terre e delle acque con un momento artistico da parte dei partecipanti, insieme ad alcuni euritmisti; restituzione di una parte delle terre e delle acque al Goetheanum e la partenza delle stesse terre e acque da Dornach per Palermo. Qui la manifestazione “Orto in Arte” le accoglie, creando un ponte di fratellanza tra i due luoghi.

Una volta iniziato il Festival, è prevista l’unione con le altre terre e acque raccolte in Sicilia all’Orto Botanico con la partecipazione di tutte le persone che aderiranno all’iniziativa. L’evento, si concluderà con una grande festa e celebrazione alla vita il 2 giugno, sempre all’Orto Botanico: una parte di queste terre e acque verranno portate successivamente a Lampedusa in barca, attraversando il Mediterraneo, come gesto di pace e di rispetto per ogni vita umana.
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