“Terra: io sono”, un installazione nel cuore dell’Orto botanico di Palermo
Preparativi dell'installazione all'Orto Botanico
Un’installazione nel cuore dell'Orto Botanico di Palermo, per rivelare il senso dell’uno e del molteplice, l’unità e le infinite parti, l’originario e la diversità. Si tratta di “Terra: io sono”, che rappresenta la riunione di terre e di acque provenienti da diversi luoghi e Paesi del mondo. Con la partecipazione libera dei cittadini e visitatori dell’Orto.
“Terra: io sono” viaggia per il mondo e giunge dal Goetheanum all’isola di Sicilia. Il progetto dell’installazione è di Lara Pedilarco, Miranda Sapienza e Pietro Finocchiaro, con la partecipazione di Lea Cavallari, Guendalina Salini e Marta Allegra e con il contributo e supporto di Argital.
La prima parte di “Terra: io sono” è incominciata al Goetheanum in Svizzera, dove è avvenuta la raccolta di terre e acque provenienti da diverse aree geografiche del mondo; condivisione delle terre e delle acque con un momento artistico da parte dei partecipanti, insieme ad alcuni euritmisti; restituzione di una parte delle terre e delle acque al Goetheanum e la partenza delle stesse terre e acque da Dornach per Palermo. Qui la manifestazione “Orto in Arte” le accoglie, creando un ponte di fratellanza tra i due luoghi.
Una volta iniziato il Festival, è prevista l’unione con le altre terre e acque raccolte in Sicilia all’Orto Botanico con la partecipazione di tutte le persone che aderiranno all’iniziativa. L’evento, si concluderà con una grande festa e celebrazione alla vita il 2 giugno, sempre all’Orto Botanico: una parte di queste terre e acque verranno portate successivamente a Lampedusa in barca, attraversando il Mediterraneo, come gesto di pace e di rispetto per ogni vita umana.
“Terra: io sono” viaggia per il mondo e giunge dal Goetheanum all’isola di Sicilia. Il progetto dell’installazione è di Lara Pedilarco, Miranda Sapienza e Pietro Finocchiaro, con la partecipazione di Lea Cavallari, Guendalina Salini e Marta Allegra e con il contributo e supporto di Argital.
La prima parte di “Terra: io sono” è incominciata al Goetheanum in Svizzera, dove è avvenuta la raccolta di terre e acque provenienti da diverse aree geografiche del mondo; condivisione delle terre e delle acque con un momento artistico da parte dei partecipanti, insieme ad alcuni euritmisti; restituzione di una parte delle terre e delle acque al Goetheanum e la partenza delle stesse terre e acque da Dornach per Palermo. Qui la manifestazione “Orto in Arte” le accoglie, creando un ponte di fratellanza tra i due luoghi.
Una volta iniziato il Festival, è prevista l’unione con le altre terre e acque raccolte in Sicilia all’Orto Botanico con la partecipazione di tutte le persone che aderiranno all’iniziativa. L’evento, si concluderà con una grande festa e celebrazione alla vita il 2 giugno, sempre all’Orto Botanico: una parte di queste terre e acque verranno portate successivamente a Lampedusa in barca, attraversando il Mediterraneo, come gesto di pace e di rispetto per ogni vita umana.
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