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Dove vedere le "lacrime di San Lorenzo" in Sicilia: luoghi (magici) per il turismo stellare

Tra zone di montagne o sulla costa, il territorio siciliano offre tantissimi posti dove poter osservare le stelle. Ecco tutti i luoghi da non perdere nella notte delle stelle

Giovanna Gebbia
Esperta di turismo relazionale
  • 10 agosto 2023

Arriva Agosto e il rito di ripete: nelle notti estive si rinnova lo spettacolo delle stelle cadenti, il momento nel quale con il naso all’insù si esprimono i desideri.

Vero che sia o meno, che si avverino o no, ci piace moltissimo farlo.

Il passaggio delle lacrime di San Lorenzo si verifica quando l'orbita terrestre attraversa la nube di polvere generata dalla enorme cometa Swift-Tuttle: i detriti della cometa si scontrano con la nostra atmosfera e si disintegrano, creando le scintille di fuoco che chiamiamo stelle cadenti.

Il cielo siciliano è un meraviglioso crocevia stellare che cattura lo sguardo nei cieli notturni, una vista mozzafiato sulla volta stellare che nella Notte di San Lorenzo, diventa uno spettacolo della natura.

L'astroturismo è diventano uno dei modi per scoprire e valorizzazione il patrimonio sia naturale che di luoghi con una vista sulle ore diurne, che si trasforma in un meraviglioso panorama notturno in cui perdersi con gli occhi all’insù.
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Le stelle hanno scandito le attività umane da tempi antichissimi, il loro passaggio veniva interpretato dagli antichi come avvertimenti o premonizioni, l'avvistamento di una meteora, o stella cadente, veniva infatti ravvisato come un mutamento e l'arrivo di un evento nefasto.

Per i latini e i greci le meteore rappresentavano le lacrime delle divinità in vista di un evento e, per coincidenza, accadevano davvero eventi negativi manifestati dopo la comparsa nel cielo notturno di una stella cadente.

In Sicilia nel 902 d.C. durante l’invasione da parte degli arabi, una serie di apparizioni di stelle cadenti, quelle che oggi chiamiamo le Leonidi visibili ogni anno nel mese di novembre, vennero interpretare come il pianto del cielo.

Con l’avvento del cristianesimo la considerazione sulle stelle cadenti si è trasformata, come si evince dai Vangeli dove il lieto evento, dove la nascita di Gesù è annunciato da una stella cadente - di cui ancora tanti storici ne discutono l'origine – e da questo proviene uno dei motivi della tradizione di esprimere un desiderio.

I riti e le usanze legate a questa notte hanno origini antiche: la prima volta che si osservarono le Perseidi, le stelle cadenti ad agosto fu nel 36 d.C., nacquero leggende interessanti come quella della tradizione romana.

Agosto era il mese dedicato all'imperatore Augusto e si celebravano diverse ricorrenze per augurare fertilità nel mondo agricolo, una di queste era la processione in cui veniva portato in giro per la città il dio della fertilità Priapo.

Ma il nome Notte di San Lorenzo deriva dalla tradizione cristiana che ha ripreso la leggenda di Priapo e l'ha modificata: le "lacrime" di Priapo sono diventate quelle di San Lorenzo, arcidiacono cristiano ucciso il 10 agosto a soli 33 anni per via di un editto, per il quale i vescovi e presbiteri dovevano essere uccisi; il rogo in cui venne ucciso Lorenzo era composto da carboni ardenti e, tradizione vuole, che le stelle cadenti siano proprio i carboni su cui venne bruciato il Santo.

Ma tra leggende e astronomia dove andare in Sicilia a godere di questo spettacolo mentre si è nel pieno della vacanza estiva?

Il territorio siciliano offre tantissimi posti dove poter osservare le stelle, salire in zone di montagna o sulla costa marina, allontanandosi dai centri abitati per evitare l’inquinamento luminoso e godere di un cielo limpido e ovviamente stellato.

Nel nostro cielo si vedono chiaramente alcune delle costellazioni dello zodiaco tra cui quella del Toro, dei Gemelli e del Cancro accompagnate anche da altre costellazioni, Orione ed Auriga, ma a spiccare tra tutte, in alto a destra, c’è lei, la regina di tutte le stelle, la stella polare.

Monte Pizzuta è il rilievo più alto della catena dei monti di Piana degli Albanesi, oppure la spiaggia di Vaccarizzo che si trasformano in un meraviglioso osservatorio astronomico naturale.

Lo scenario vulcanico dell’Etna intorno al rifugio Sapienza è un luogo perfetto e di grande suggestione per osservare ancora più da vicino lo sciame di stelle nel buio della notte e su un vulcano ancora attivo.

Troina, con il riconoscimento dei "Cieli più belli d’Italia" da parte di Astronomitaly, Isnello con la certificazione internazionale Starlight Stellar Park e il su parco astronomico Gal Hassin.

L’Argimusco è uno dei posti più spettacolari per godere di un panorama “stellare”, tra i Monti Nebrodi e i Pelotirani, è definito come la Stonehenge siciliana per la presenza del complesso megalitico che rende unico l’intero altopiano.

Un luogo senza tempo, dove rocce e paesaggio furono scelte già nell’antichità per praticare l’astronomia, decifrare i movimenti delle stelle e comprendere l’alternarsi delle stagioni.

Il lago di Ancipa, conosciuto anche come “Lago Sartori”, è situato sui monti Nebrodi ed è il bacino artificiale più alto della Sicilia, e da qui si può godere di una vista panoramica unica sulla parte della nostra Via Lattea.

Sulle alte Madonie il cielo è stato giudicato tra i più belli del mondo, dove l’osservazione astronomica è argomento di grande discussione, oltre che di osservazione.

Dalla vetta di Pizzo Carbonara a 1979 mt slm al piano di Catarineci, Piano della Principessa o Piano cervi, la radura di Piano Battaglia, luoghi naturali straordinari di giorno, incredibilmente belli di notte spostando lo sguardo sull’orizzonte stellare. Sulla Mufara campeggia la cupola luccicante dell'osservatorio astronomico che si vede a diversi chilometri di distanza.

Un consiglio
Gli esperti indicano la massima frequenza delle Perseidi che iniziano a farsi vedere il 10 agosto, nelle notti successive, tra 11 e 12 agosto guardando in direzione Nord-Est.
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