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Cultura Bene Comune: la città ai Cantieri alla Zisa

Tre giorni di performance, concerti e assemblee per riaffermare il valore di “bene pubblico”, in uno spazio - abbandonato - che fu di cultura per Palermo

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 6 gennaio 2012

Tre giorni di idee, dibattiti, incontri, performance, concerti e assemblee pubbliche per riscoprire e testimoniare il significato di “spazio pubblico”: da venerdì 6 a domenica 8 gennaio i Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gilli 4, Palermo) riaprono i cancelli per la manifestazione "Cultura Bene Comune" promossa dal comitato "I Cantieri che vogliamo" con centinaia fra associazioni, artisti e semplici cittadini.

La manifestazione è diretto approdo del percorso intrapreso ormai un anno fa da numerosi cittadini e associazioni, riunitisi in comitato per chiedere al Sindaco e alle autorità di restituire alla cittadinanza adeguati spazi pubblici di cultura e socializzazione; iniziando proprio dai Cantieri Culturali alla Zisa che, dopo anni di fervente attività culturale e di prestigio internazionale, versano ormai da tempo in condizioni di degrado e abbandono (eccezion fatta per alcune realtà qualificate che sopravvivono nei suoi spazi). Vuol'essere anche una risposta diretta alla recente decisione del Comune di assegnare a soggetti privati e con finalità commerciali l'intera gestione dei Cantieri.

Questa tre giorni si presenta allora come una grande assemblea pubblica per radunare pensieri, idee, elaborazioni e linguaggi intorno al tema della cultura come bene comune e al futuro di questo importantissimo spazio della città. Un’occasione in cui Palermo racconta ed ascolta se stessa; progetta i suoi spazi e incrocia le esperienze più avanzate di gestione pubblica degli spazi culturali europei; invita chi in Italia sta elaborando la nozione di Bene Comune. Due i temi su cui si articolerà il dibattito e su cui ogni cittadino è chiamato a dire la propria: "Beni comuni - Verso un nuovo paradigma" e "Politiche, pratiche ed economie per la cultura e per la gestione sostenibile degli spazi culturali": un percorso che intende portare alla stesura di un Manifesto di idee e progetti sostenibili per la cultura a Palermo e per i Nuovi Cantieri Culturali alla Zisa. Accanto al momento assembleare, associazioni e semplici cittadini daranno vita, in un impegno di creatività critica, a momenti artistici e performativi in cui saranno protagonisti idee, corpi, azioni, parole, suoni e visioni della nostra città. Tra questi Guerrilla Gardening Palermo, Emma Dante, Sandro Dieli, Giorgio Vasta, Beatrice Monroy, Waines.

«Si tratta - dichiara Titti De Simone, promotrice del comitato "I Cantieri che vogliamo" - di una manifestazione (di cui è disponbile il programma dettagliato, ndr) che nasce da un percorso di mobilitazione in difesa dei Cantieri Culturali alla Zisa partito un anno fa, e in generale di tutti gli spazi pubblici abbandonati dall'amministrazione comunale che rappresentano un bene comune di cui vogliamo che i cittadini si riapproprino attraverso un processo di partecipazione democratica in grado di disegnare un nuovo modello di accesso, fruizione e gestione. La mobilitazione di tante associazioni, artisti, compagnie, realtà culturali denota quanta vitalità culturale ci sia a Palermo, malgrado questa sia stata emarginata e ignorata dal sistema di potere politico. Ma la cultura è un bene comune, un motore di rinascita contro il declino di questi anni e contro la crisi, anche dal punto di vista economico».

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