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Palermo aspetta da 20 anni e forse ci siamo: i primi passi verso il "Parco del fiume Oreto"

Vi sveliamo alcuni dettagli del restyling dell'area da troppo tempo ormai abbandonata al degrado. Questa volta ci sarebbe anche una data di inizio lavori

  • 13 novembre 2023

La rigenerazione di un tratto della Costa Sud - Il rendering

Per (troppo) tempo, è stata abbandonata a se stessa, sotto gli occhi increduli dei cittadini che, più volte, hanno chiesto una riqualificazione dell’area, ma con solo fumo tra le mani. Eppure fu il testimone dell’assalto cartaginese di Asdrubale. Mica una cosa da poco. Non di certo un semplice "fiumiciattolo".

Adesso, si spera, possa esserci una nuova vita (visto anche il momento dedicato ai restyling) per la foce del Fiume Oreto, a Palermo. In cantiere, interventi di realizzazione di un grande parco verde, punti di ristoro e aree dedicate ai giochi per i più piccoli. Ma non finisce qui: nella nuova area si potrà anche passeggiare tranquillamente e sono previste anche delle zone dedicate agli amanti dello sport.

«Anche questo, come quello del Parco a Mare allo Sperone e del restyling alla Bandita, è uno dei 4 progetti Pnrr relativi alla Costa Sud, che sono gestiti dal Comune di Palermo con la collaborazione della struttura da me presieduta – spiega Carlo Amenta, commissario straordinario del Governo -. Il commissario Zes ha il potere di operare, come stazione appaltante, in deroga al codice degli appalti, su richiesta degli enti competenti».
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Da circa 20 anni (o poco più) si parla della creazione di un parco, senza, però, avere mai dato vita a qualcosa di concreto. Adesso, all’orizzonte, i cittadini palermitani potrebbero (finalmente) avere il loro spazio verde nei pressi della Foce del Fiume Oreto che, dopo ulteriori interventi ambientali e di bonifica, potrebbe anche diventare uno spazio dove fare lunghe passeggiate, sostare e consumare un pic-nic o, semplicemente, allenarsi a corpo libero o con una bella corsa.

Spazio anche ai più piccoli, con un’area giochi interamente dedicata a loro. Una svolta per l’area, se facciamo riferimento al degrado degli ultimi decenni.

E pensare che, in passato, gli arabi descrivevano il fiume come il "paradiso in terra", ricco di alberi e frutti. Un tempo era anche una grande risorsa economica: le sue acque, infatti, irrigavano i campi e i mulini.

C’era, poi, un grande giardino con palme da dattero. Per non parlare di quando i nobili palermitani decisero di coltivarvi canne da zucchero. Oggi, purtroppo, il quadro fornito è ben diverso: è difficile scorgere le sue acque, circondate da case fatiscenti e recinzioni.

Chissà, quindi, quale sarà il nuovo volto grazie al progetto. Per questo si deve ancora attendere. Tutti, però, si chiedono quando ci sarà questo ambizioso restyling: «Adesso, si andrà in Consiglio comunale per la delibera di approvazione della variante – precisa Amenta -. Contiamo di andare in gara entro fine anno, così da riuscire a partire con i lavori per il mese di giugno 2024. Da lì, ci vorranno circa due anni per completare gli interventi e donare ai palermitani una parte della città abbandonata, ormai, da troppo tempo».

La riqualificazione della Foce del Fiume Oreto rientra nei 4 progetti Pnrr, per un importo complessivo di 54 milioni di euro, che saranno sempre realizzati con il supporto di Invitalia quale Centrale di Committenza.

Il piano prevede: la riqualificazione del porto della Bandita e delle aree portuali ma anche il Parco a mare allo Sperone e, infine, proprio la rigenerazione urbana di fiume e costa dell’area dell’Oreto.
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