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Piove poco e manca l'acqua, è emergenza a Palermo e in 47 Comuni: le zone a rischio

L'Amap lancia l'allerta: Palermo a rischio siccità e scatta il piano d'emergenza. Possibili disagi in città e in altri Comuni della provincia: ecco le aree più esposte

Balarm
La redazione
  • 16 gennaio 2024

La diga Rosamarina

Emergenza siccità a Palermo e provincia. A inizio anno il capoluogo siciliano si trova con un terzo di risorse idriche in meno rispetto allo scorso anno. A lanciare l'allarme è Amap, che annuncia un piano d’emergenza.

Come spiega l'azienda cui è affidato il servizio idrico del Palermitano, le riserve disponibili per la distribuzione idrica nelle reti dei 47 Comuni della provincia hanno raggiunto livelli di allerta.

«È la conseguenza del regime climatico della stagione autunnale appena trascorsa e dell’inizio dell'attuale stagione invernale - spiega Amap -, caratterizzato da scarse precipitazioni produttive e temperature ben al di sopra delle medie». In estrema sintesi: ha piovuto e piove troppo poco negli ultimi tempi, come abbiamo spiegato in un nostro articolo di approfondimento.

Le piogge della prima metà del mese di gennaio non hanno finora apportato significativi aumenti dei livelli degli invasi con situazioni di particolare criticità nei serbatoi Rosamarina, Scanzano e Piana degli Albanesi in cui si registra una diminuzione dei volumi di circa un terzo rispetto allo scorso anno.
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Abbassamenti si registrano anche nei livelli delle falde idriche sotterranee di tutta la provincia con riduzione delle portate rese dalle sorgenti e dai pozzi.

«Un quadro definitivo della situazione - spiega sempre Amap - si potrà delineare solo al termine della corrente stagione produttiva, che in genere coincide con la fine del mese di aprile».

L'azienda sta adottando, in via precauzionale, un programma di riduzione delle portate prelevate dagli invasi e dalle fonti con consequenziali abbassamenti delle pressioni nelle reti gestite.

Analoghe riduzioni delle consegne agli Acquedotti Montescuro Est e Ovest sono state operate dal gestore di sovrambito Siciliacque per far fronte alle gravi condizioni di scarsità idrica in cui versa l’invaso Fanaco.

Allo stato attuale le riduzioni delle pressioni interessano:

- tutte le sottoreti idriche della città di Palermo in cui si potranno verificare disservizi soprattutto ai piani alti delle utenze non condominiali;

- i Comuni serviti dallo schema acquedottistico Scillato-Presidiana: Villabate, Ficarazzi, Santa Flavia, Bagheria, Casteldaccia e gli utenti del Canale di Scillato;

- i Comuni serviti dallo schema acquedottistico Jato: Isola delle Femmine, Capaci, Carini, Cinisi e Terrasini (non in gestione Amap), Trappeto, Balestrate;

- i Comuni serviti dall’Acquedotto Montescuro Est: Alia, Aliminusa, Caccamo, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba e Vicari;

- i Comuni serviti dall’Acquedotto Montescuro Ovest: Chiusa Sclafani e Giuliana;

- i Comuni alimentati da fonti locali maggiormente sensibili ai periodi siccitosi: Campofelice di Fitalia, Camporeale, Cefalà Diana, Cerda, Corleone, Godrano, Mezzojuso, Partinico, Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Torretta.
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