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Ponte sullo Stretto, c'è pure una data: tutti i numeri sull'opera più "promessa" di sempre

Il primo passo per la realizzazione del Ponte è stato fatto. Adesso inizia il viaggio nel mondo burocratico italiano, tra autorizzazioni e verifiche di impatto ambientale

Balarm
La redazione
  • 16 febbraio 2024

«Sopra i flutti o sotto i flutti la Sicilia sia unita al Continente».

Era il 1870 quando l'onorevole Giuseppe Zanardelli affermava queste parole. L'ex presidente della Camera e politico bresciano fu uno dei primi sostenitori del Ponte sullo Stretto, a lui ne seguirono - negli anni - tanti altri.

A sabotare i piani dei governi, però, ci pensò il tragico terremoto di Messina del 1908, che riportò al centro del dibattito la sismicità del territorio.

La vicenda del Ponte nel tempo ha appassionato molti, politici e non. Dividendo nettamente le opinioni. Per alcuni è irrealizzabile, per altri sarebbe cosa fatta, se ogni volta non ci si mettesse in mezzo un impedimento che fa crollare tutto. Per fortuna solo metaforicamente.

Intanto, il primo passo per la realizzazione di quella che è una delle infrastrutture italiane più annunciate e discusse di sempre è stato fatto: al termine della riunione del 15 febbraio il Consiglio di amministrazione della Società Stretto di Messina ha approvato il progetto definitivo (quello del 2011 nella sua versione aggiornata).

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Adesso avrà inizio un viaggio nel mondo burocratico italiano, tra autorizzazioni e verifiche di impatto ambientale superate le quali si potrà approvare l'esecutivo.

Il ministo delle Infrastrutture Matteo Salvini è tra quelli che credono maggiormente nella validità del progetto. È stata data anche una time-line: l'approvazione del progetto esecutivo è prevista per giugno 2024 . Fatto ciò, il cantiere potrà essere avviato.

«L'intenzione è aprire i cantieri entro l'anno 2024 - ha detto il ministro Salvini - e aprire al traffico stradale e ferroviario il ponte nel 2032»

Intanto c'è il progetto dell'opera che, almeno nell’immaginario, può iniziare a prendere forma con dovizia di particolari.

A mostrare come sarà con un video è la Webuild Spa, azienda capofila nella progettazione dell'opera che collegherà la Sicilia alla Calabria e al resto dell'Italia.

Secondo quanto riporta l'azienda: «Sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, con una lunghezza totale di 3.666 m e una campata di 3.300 m».

Nella scheda tecnica appena approvato sono confermate tutte le caratteristiche dell'opera e dei suoi collegamenti a terra.

L'altezza delle torri sulle due sponde e 399 metri, i cavi di sospensione sono 4 del diametro di 1,26 metri (ciascuno formato da 44.323 fili di acciaio). La larghezza dell’impalcato è di 60,4 metri e comprende 3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari.

Il franco navigabile, cioè l'altezza dal livello del mare alla parte inferiore dell'impalcato, è stimato - in presenza di gravose condizioni di traffico stradale e ferroviario - di 65 metri per una larghezza di 600 metri. Il franco si innalza a 72 metri in assenza di traffico ferroviario.

Sul fronte dell’occupazione, secondo lo studio di Openeconomics, le regioni in cui sorgerà l'opera avranno meno occupati di Lombardia e Lazio: la ricaduta occupazionale ammonta a «9.337 occupati in Lombardia, poco più di 6.628 nel Lazio e circa 6.000 in Sicilia e Calabria, così come il contributo sui redditi delle famiglie che saranno pari al 27% in Lombardia, 18% nel Lazio e 22% tra Sicilia e Calabria tra le regioni maggiormente beneficiate»

L'opera, quantifica lo studio, «consentirà di dare lavoro a oltre 33mila occupati in otto anni complessivi di cantiere».
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