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Una nuova area pedonale (ma con le auto): a Palermo nasce la prima "strada conviviale"

Una strada davanti a una scuola elementare, nella zona di via Archirafi, sperimenta una forma innovativa di pedonalizzazione che non esclude le auto: in cosa consiste

Balarm
La redazione
  • 23 giugno 2023

L'area pedonale in via Ingrassia a Palermo

Trasformare un'area grigia, una strada secondaria di Palermo, con macchine posteggiate in seconda fila e con ai bordi tanti rifiuti, in un'area di comunità, di socialità e convivialità, colorata, con giochi per bambini, panchine per chiacchierare o leggere un libro, rastrelliere per le bici e spazi verdi.

È quello che sta accadendo in via Ingrassia (traversa che si trova tra via Archirafi e via Antonio Ugo) di fronte all'ingresso del plesso Amari, scuola primaria dell'istituto comprensivo Rita Borsellino.

I bambini e le bambine della scuola non hanno "un'area di calma" immediatamente fuori dalle mura della scuola e uscendo arrivano subito in strada in una situazione pericolosa. Per questa ragione insegnanti, genitori ma anche residenti e commercianti del quartiere, grazie all'azione di progettazione partecipata messa in campo dalle associazioni che fanno parte del progetto "Sport Popolare in Spazio Pubblico" sostenuto da Fondazione con il Sud, da diversi mesi ragionano su come potere trasformare quell'area.
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Si è deciso così di pedonalizzare l'area per permettere ai bambini e alle bambine di poter uscire da scuola in sicurezza e per creare uno spazio di gioco e relazione, colorato e gioioso, dove chiunque possa sostare. Uno spazio di comunità.

La prima versione dell'intervento, accompagnata da un'ordinanza del comune di Palermo, prevedeva la completa pedonalizzazione dell'area, ma questa proposta non ha convinto i commercianti della zona e così dopo diversi incontri di progettazione partecipata si è deciso di restringere l'area pedonale, lasciando una corsia per il transito delle auto e alcuni parcheggi. Così è arrivata la seconda ordinanza del Comune che concilia i bisogni di tutti.

Un nuovo tipo di pedonalizzazione, che non impedisce la presenza delle auto ma ne riduce la velocità e ne impone la sosta per pochi minuti.

In particolare, la nuova ordinanza comunale istituisce in via Ingrassia, nel tratto di strada compreso tra via Antonio Ugo e via Archirafi, l'istituzione di un’area di sosta regolamentata con stalli in parallelo al marciapiede, in cui è necessario esporre in auto il disco orario di 15 minuti, nei giorni feriali dalle ore 8.00 alle 20.00.

Lungo la strada è inoltre imposto il limite di velocità di 30 Km/h (con relativa delimitazione mediante segnaletica orizzontale e nel lato destro con dissuasori di sosta per la salvaguardia dell’area pedonale adiacente. (Leggi qui l'ordinanza integrale del Ufficio Mobilità del Comune di Palermo).

A questa soluzione si è arrivati dopo un processo di progettazione partecipata che ha coinvolto gli alunni e le alunne, insegnanti e genitori, commercianti, residenti e l’amministrazione comunale, dalla seconda circoscrizione fino all'assessorato alla rigenerazione urbana, sviluppo urbanistico e mobilità sostenibile. Quello che verrà realizzato è un nuovo spazio pubblico per il quartiere e la città. Ma per realizzarlo serve l'aiuto di tutti e tutte, per questo è stata lanciata una campagna di raccolta fondi a cura del Comitato Addiopizzo, partner del progetto, per rigenerare e creare tutti insieme un nuovo modo di vivere la città.

Capofila del progetto è l’associazione Handala, in partenariato con il Comune di Palermo, l’istituto comprensivo Rita Borsellino e le associazioni booq, Send, Vivi sano onlus, ASD Baskin Palermo, Comitato territoriale UISP Palermo e il Comitato Addiopizzo.

L’area in Via Ingrassia rappresenta la seconda delle tre aree ludico-sportive che il progetto si impegna a realizzare con il percorso Kalsa-mare che unisce idealmente il quartiere Kalsa con il mare. La prima è stata l'area giochi di piazza Magione riqualificata a dicembre del 2022.

«Lo spazio pubblico ha un ruolo fondamentale per la crescita delle relazioni che sono alla base del senso di comunità. - spiega Lara Salomone, coordinatrice del progetto - con questo progetto lo mettiamo al centro di processo che promuove, oltre al senso di comunità, anche l'accesso al diritto allo sport e a stili sani di vita.

Siamo stati in ascolto dei bisogni della scuola e del territorio e così è nato questo progetto. Sarà bello vedere nascere una comunità attorno ad uno spazio di incontro e sosta per bambini e bambine e genitori, dove ci si possa incontrare e crescere».

Tutta la campagna di comunicazione è stata costruita interamente con la comunità: genitori, insegnanti ma anche artigiani ed operatori economici vicini ai processi di riqualificazione dal basso hanno sostenuto il progetto realizzando video e contributi per animare la campagna.

Con l’obiettivo di stimolare la partecipazione della città tutta a questo processo di trasformazione urbana, da oggi, 23 giugno, sarà possibile donare alla campagna Via Libera, che raccoglierà le donazioni di chiunque voglia partecipare alla realizzazione di questo nuovo spazio restituito alla collettività.

«Per Addiopizzo la trasformazione di questa strada rappresenta un modo per costruire benessere e legalità. - spiega Lorenza Strano del Comitato Addiopizzo - La nostra associazione ha seguito quanti hanno animato i laboratori di progettazione partecipata costruendo insieme a loro una raccolta fondi basata sulla condivisione dello stile narrativo e dei contenuti nell'ottica di una comunicazione di comunità.

Crediamo che questa possa essere la chiave degli interventi realizzati dal basso: la costruzione di un percorso collettivo a partire da quanti vi partecipano e sono coinvolti».

«Il progetto costituisce il primo passo verso un ridisegno generale della mobilità della zona di via Archirafi – dichiara l’assessore Maurizio Carta – L’area infatti potrebbe essere una delle prime “strade conviviali” con usi dello spazio pubblico alternativi al transito e alla sosta di veicoli, agevolando l’incontro, il relax e il gioco, la convivialità in tutte le sue forme, considerando le esigenze di tali attività al pari della circolazione veicolare.

Attraverso una miscela equilibrata di azioni (“zona 30” e interdizione veicolare) si genererà un nuovo tipo di pedonalizzazione che non impedisce la presenza delle automobili ma ne riduce la velocità in modo da non confliggere con chi va a piedi o in bicicletta o sosta nei pressi dei dipartimenti universitari. Quello di via Ingrassia potrà essere un importante prototipo di metodo e di realizzazione».
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