Altavilla: da "fortezza" mafiosa a centro culturale
Da piccola fortezza sul mare, dalle linee dure e squadrate, a centro aggregativo: la villa, confiscata alla mafia, era stata affidata al Consorzio Ulisse
Da piccola fortezza sul mare, dalle linee dure e squadrate, a centro aggregativo multiculturale e multidisciplinare, dedicato soprattutto ai giovani. La villa, per anni abitazione di Salvatore Geraci, imprenditore affiliato alla famiglia mafiosa di Bagheria ucciso nel 2004 per questioni interne all'organizzazione, si affaccia a strapiombo sul mare di Altavilla ed è stata confiscata e affidata nel 2012 alla cooperativa sociale "Consorzio Ulisse".
Il progetto di riqualificazione, realizzato dal Consorzio in collaborazione con Legacoop e Confcooperative, ha il nome di "Cambio rotta": l'inaugurazione della struttura è prevista per venerdì 20 luglio alle 17.30. Dopo la visita del bene, alle 19 sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di via D'Amelio: il giudice Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
«Con questa inaugurazione - ha dichiarato il presidente del Consorzio Ulisse, Davide Ganci - daremo il via ad un’intensa stagione di animazione articolata in eventi culturali e attività sociali che durerà fino alla fine dell’estate 2012». All'iniziativa ha aderito anche l'associazione Addio Pizzo e saranno presenti Umberto Postiglione, prefetto di Palermo e Giuseppe Caruso, direttore dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
In Sicilia c'è un detto (davvero) bestiale: che succede se la gallina ha la "vozza china"
41.491 di Francesca Garofalo -
CINEMA E TV
Montalbano "vince" agli ascolti ma divide il pubblico: come dice addio a Livia
25.250 di Maria Oliveri










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




