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"Salvo": il cinema siciliano trionfa al Festival di Cannes

Il primo riconoscimento italiano della 66esima edizione del Festival di Cannes parla siciliano: a vincerlo "Salvo", pellicola di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia

  • 24 maggio 2013

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Parla il dialetto della Sicilia il primo riconoscimento italiano della 66esima edizione del Festival di Cannes: a vincerlo è "Salvo", pellicola firmata dai registi palermitani Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, eccellente opera prima che ha conquistato il "Grand Prix" della "Semaine de la critique" e il "Prix Rèvèlation", assegnato dalla giuria presieduta da Mia Hansen-Løve. Il film racconta una storia di mafia, semplice e noir, che sconfina nel poliziesco: Salvo, infatti, è scagnozzo di un boss locale e killer, personaggio centrale di una vicenda che unisce concetti apparentementi inavvicinabili, come amore e malavita.

Le riprese sono durate cinque anni, lungo periodo di tempo in cui non sono mancate tante difficoltà di realizzazione; tutt'ora manca un distributore italiano per il film. La fotografia è stata curata da Daniele Ciprì e il ruolo del protagonista è interpretato dall'attore palestinese Saleh Bakri; nel cast, l'attore Luigi Lo Cascio, l'esordiente Sara Serraiocco e Giuditta Perriera, Mario Pupella, Filippo Luna, Rodouane Behace e Jacopo Menicagli. Grande la soddisfazione per i due registi, che ne hanno anche curato la sceneggiatura, che si è già aggiudicata nel 2008 la menzione speciale al "Premio Solinas". Il riconoscimento a Cannes è arrivato a ridosso di una giornata significativa, il 23 maggio: Piazza e Grassadonia hanno dedicato i premi alla memoria del giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

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