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Apre per la prima volta l'Hangar di Augusta: immensa "cattedrale" di cemento armato

  • Hangar, Contrada Costa Pisone - Augusta (Sr)
  • 25, 26 ottobre 2025
    1, 2, 8, 9 novembre 2025
  • Dalle 10.00 alle 16.00
  • 4 euro
  • Coupon acquistabile online o negli info point allestiti durante il Festival in ogni città. Per le esperienze i coupon sono di valore variabile. Info al numero 091 8420046 (attivo tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00)
Balarm
La redazione

L’Hangar di Augusta

Una cattedrale di cemento armato da 12 mila metri cubi, lungo più di cento metri e alto 37 metri, neanche il terremoto riuscì a danneggiarlo, tanto che lo vennero a studiare i giapponesi. L’Hangar per dirigibili e idrovolanti di Augusta fu costruito in cemento armato dalla Regia Marina tra il 1917 e il 1920, poco prima della fine della Prima Guerra mondiale, per difendere le navi dai sommergibili U-Boot: visitarlo sarà un vero salto indietro nella Storia.

Apre le porte per tre weekend con "Le Vie dei Tesori", dal 25 ottobre al 9 novembre, dalle 10.00 alle 16.00 inserito nel palinsesto delle visite legate a Catania e dintorni, grazie alla collaborazione con il Demanio.

"È un momento in cui ci riappropriamo di un bene comune, sul quale stiamo sviluppando progettazioni e ragionamenti, togliendolo subito dalle sabbie mobili della burocrazia. C’è un bando di valorizzazione aperto, oltre a queste aperture dobbiamo pensare, insieme pubblico e privato, a ridargli una vita stabile e sostenibile” dice Silvano Arcamone, direttore regionale Sicilia per l’Agenzia del Demanio.

“L’apertura dell’hangar in occasione del Festival, fa parte di un accordo triennale con il Demanio in cui Le Vie dei Tesori sono impegnate a valorizzare per tre anni i luoghi che hanno un interesse storico e culturale, per coinvolgere le comunità e attrarre anche investimenti futuri” dice Laura Anello, presidente della Fondazione le Vie dei Tesori.

«È un momento importante per la città di Augusta che si riappropria della sua memoria” dice il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, mentre il sovrintendente di Siracusa Antonio Lutri, “è un monumento che ha avuto una sua vita militare, ma che adesso rientra di diritto tra i beni del territorio da proteggere e promuovere”.

Lungo 105,5 metri, largo poco più di 45 metri e alto 37 metri: l’Hangar è veramente enorme e appare improvviso nella campagna, per i tempi fu veramente un’impossibile opere ingegneristica. La struttura portante è costituita da 15 telai in calcestruzzo, e una copertura a botte; all’interno, poteva ospitare dirigibili fino a 12 mila metri cubi.

Nel 1917 la progettazione fu affidata allo studio brindisino dell’ingegnere Antonio Garboli, pioniere in strutture in cemento armato: la struttura nasceva per la difesa della rada megarese dai sommergibili U-Boot: per completarla ci vollero tre anni, a guerra ormai da tempo finita.

Fino al 1925 ospitò dirigibili (due progettati da Umberto Nobile, uno OS da 5000 metri cubi di quasi 70 metri, che viaggiava a 85 km orari; e un N2, simile al Norge con cui Nobile fece la trasvolata del Polo Nord) per addestramento e ricognizione, poi divenne idroscalo della Regia Aeronautica per la 184ª squadriglia idrovolanti; dopo lo sbarco alleato e fino al 1946 fu sede della Royal Air Force, poi dal 1950 utilizzato dall’inglese BOAC come scalo civile, divenne una vera cittadina militare con servizi e alloggi.

Fu abbandonato fino al 1987 quando l’Assessorato regionale ai Beni Culturali dichiara l’hangar, opera da tutelare. Neppure il terremoto di Carlentini nel 1990 lo abbatte, tanto che gli ingegneri giapponesi vennero a studiarlo.
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