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Golding, Bernstein e Stewart: a suon di organo tra jazz, swing e funky

  • Stagione concertistica Nomos Jazz
  • Cineteatro Golden - Palermo
  • - Palermo
  • 15 gennaio 2015 (evento concluso)
  • 21:30
  • 22 euro (singolo biglietto)
  • I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del Teatro Jolly (telefono 091.6376336), aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30; presso il Tabacchino Dell'Università di viale delle Scienze 5 dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19 (telefono 091.420320); presso il Bar De Caro in via Alcide De Gasperi 48/48a dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 15 (telefono 091.9761931) e da Gattuso Musica in via Maggiore De Cristoforis 8 dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalla 16 alle 20 (091.305679)

Balarm
La redazione

Le melodie dell'organo jazz sono le protagoniste assolute del quarto appuntamento della stagione concertistica "Nomos Jazz", che accende i riflettori sul trio composto dall'organista Larry Goldings, dal chitarrista Peter Bernstein e dal batterista Bill Stewart.

Il trio riporta in scena tutta la bellezza e la musicalità dei suoni dell'organo Hammond, lasciato per un lungo periodo ai margini del jazz. Ognuno dei tre musicisti è parte fondamentale del gruppo, grazie alle esperienze che ne hanno contraddistinto le strade.

Larry Goldings, classe 1968 è senza dubbio uno dei principali organisti della nuova generazione: ha cominciato come pianista per poi passare all'organo e ha registrato e collaborato con diversi artisti come Maceo Parker, Don Braden, John Scofield, Jim Hall, Michael Brecker e molti altri.

Peter Bernstein è stato recentemente in tour con il "Saxophone Colossus" Sonny Rollins, e ha prestato il suo sound ad un gotha di icone del jazz, mentre Bill Stewart ha suonato con artisti del calibro di Maceo Parker, John Scofiel e Joe Lovano.

Per gli appassionati dell'organo jazz la riunione del trio è la formazione perfetta: un connubio jazz e blues raccontato con una chiave di lettura, diversa, fresca ed attuale: non a caso viene considerato uno dei migliori "organ trio" attualmente in circolazione.

La collaborazione dei tre musicisti, testata da anni di esperienza che ne ha naturalmente migliorato l'interplay, è coronata da un album, intitolato "Live at Small's", che riprende un concerto tenuto al celebre locale newyorkese agli inizi di quell'anno.

Assistere all'esibizione è il modo migliore per ascoltare un jazz pieno di swing e di funky, unito ad una notevole capacità esplorativa, che lascia carichi ed emoziona come poche altre cose al mondo.

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