"Ho una Galassia nell´armadio": Nicolò Carnesi live ai Candelai
Il cantautore siciliano torna con il nuovo album intitolato “Ho una galassia nell’armadio” - anticipato dal singolo “La Rotazione” nelle radio - e parte per un primo tour nei club delle principali città italiane.
Carnesi, palermitano classe 1987, risulta da sempre sfuggevole alle etichette: troppo riduttivo definirlo un cantautore, troppo semplice dare una sola chiave di lettura alle sue canzoni. Brani che mischiano folk, pop e new wave, che frullano i Flaming Lips e gli Smiths con Planck e la meccanica quantistica, che studiano il complesso rapporto tra l’universo e ogni singolo uomo, tra il grande e il piccolo.
Canzoni d’amore, ma non solo, canzoni che guardano in tutte le direzioni e che Nicolò aveva così chiare in testa da volerle suonare tutte da solo strumento per strumento (con la preziosa collaborazione in regia di Tommaso Colliva), ad eccezione di inserti mirati. E gli ospiti sono pesi massimi come Roberto Angelini, Antonio Di Martino, i Selton e Rodrigo D’Erasmo.
Così le dieci tracce che compongono “Ho Una Galassia Nell’Armadio” uniscono una scrittura più rifinita e matura ad uno studio certosino dei suoni, con un uso maggiore di elettronica e di synth rispetto al passato, come testimonia il primo estratto “La Rotazione”, piccolo grande e doloroso gioiello pop che si muove tra Palermo, Milano e New York e che racchiude le parole con cui Nicolò, dal primo momento, voleva concludere il disco: “E c’è da qualche parte un amore che uccide gli inverni, e c’è da qualche parte un universo dove non si odia mai”.
Carnesi, palermitano classe 1987, risulta da sempre sfuggevole alle etichette: troppo riduttivo definirlo un cantautore, troppo semplice dare una sola chiave di lettura alle sue canzoni. Brani che mischiano folk, pop e new wave, che frullano i Flaming Lips e gli Smiths con Planck e la meccanica quantistica, che studiano il complesso rapporto tra l’universo e ogni singolo uomo, tra il grande e il piccolo.
Canzoni d’amore, ma non solo, canzoni che guardano in tutte le direzioni e che Nicolò aveva così chiare in testa da volerle suonare tutte da solo strumento per strumento (con la preziosa collaborazione in regia di Tommaso Colliva), ad eccezione di inserti mirati. E gli ospiti sono pesi massimi come Roberto Angelini, Antonio Di Martino, i Selton e Rodrigo D’Erasmo.
Così le dieci tracce che compongono “Ho Una Galassia Nell’Armadio” uniscono una scrittura più rifinita e matura ad uno studio certosino dei suoni, con un uso maggiore di elettronica e di synth rispetto al passato, come testimonia il primo estratto “La Rotazione”, piccolo grande e doloroso gioiello pop che si muove tra Palermo, Milano e New York e che racchiude le parole con cui Nicolò, dal primo momento, voleva concludere il disco: “E c’è da qualche parte un amore che uccide gli inverni, e c’è da qualche parte un universo dove non si odia mai”.
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