"Frammenti di realtà": i pensieri di Corinzia Monforte prendono vita nei colori accesi delle sue opere

Un dipinto di Corinzia Monforte per il progetto "Frammenti di realtà"
Il parco Villa Filippina a Palermo, ospita la mostra pittorica "Frammenti di realtà" di Corinzia Monforte (Palermo, 1968), fruibile dal 13 al 19 aprile.
L'artista vive e insegna Lingua e Letteratura Inglese nelle scuole superiori ma sin da giovane scopre la passione per i colori. Il suo impulso artistico è la reazione agli istanti che vive: volti e oggetti del quotidiano sono riversati di istinto su un foglio, per poi essere dipinti sulla tela.
"Dipingo realtà alternative fatte di colori vivaci, fluo, a volte acidi, irreali dove ogni dettaglio può essere preciso e realistico, ma può diventare inesatto, ambiguo, vago come in un sogno.
Dipingo il treno dei mie pensieri, immagini slegate che si intersecano come in un puzzle: persone, luoghi, oggetti quotidiani, frammenti di realtà alla maniera in cui compaiono nel caos della mente.
Sono immagini spesso tronche come pensieri interrotti da altri pensieri o visioni.
Non è un nuovo Surrealismo, niente a che fare con la psicanalisi, il sogno, il subconscio. I miei quadri sono lo specchio di una mente cosciente e razionale che tende a distrarsi.
La chiamo 'Nuova Soggettività', qualcosa che si avvicina al Neo Espressionismo per l'immediatezza, ma che si discosta da questo per la tendenza al dettaglio, per la ricerca di una precisione che mai arrivo a raggiungere per l'impulso del pennello".
L'artista vive e insegna Lingua e Letteratura Inglese nelle scuole superiori ma sin da giovane scopre la passione per i colori. Il suo impulso artistico è la reazione agli istanti che vive: volti e oggetti del quotidiano sono riversati di istinto su un foglio, per poi essere dipinti sulla tela.
"Dipingo realtà alternative fatte di colori vivaci, fluo, a volte acidi, irreali dove ogni dettaglio può essere preciso e realistico, ma può diventare inesatto, ambiguo, vago come in un sogno.
Dipingo il treno dei mie pensieri, immagini slegate che si intersecano come in un puzzle: persone, luoghi, oggetti quotidiani, frammenti di realtà alla maniera in cui compaiono nel caos della mente.
Sono immagini spesso tronche come pensieri interrotti da altri pensieri o visioni.
Non è un nuovo Surrealismo, niente a che fare con la psicanalisi, il sogno, il subconscio. I miei quadri sono lo specchio di una mente cosciente e razionale che tende a distrarsi.
La chiamo 'Nuova Soggettività', qualcosa che si avvicina al Neo Espressionismo per l'immediatezza, ma che si discosta da questo per la tendenza al dettaglio, per la ricerca di una precisione che mai arrivo a raggiungere per l'impulso del pennello".
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