In silenzio tra i percorsi inediti di Elyma: la "passeggiata sonora" al Parco di Segesta

La mostra Elyma a Segesta
La forza di Elyma – la mostra di Gandolfo Gabriele David in corso al Parco archeologico di Segesta fino al prossimo 6 luglio – sta nel suo legame simbiotico con il luogo.
È un invito a riflettere e dialogare con l’ambiente circostante, perdersi e ritrovarsi in una natura potente e presente, riconnettersi, cercare spunti per narrazioni diverse: le installazioni vegetali sono “cresciute” con il mutare delle stagioni, trovando un loro ritmo nel Parco.
Mercoledì 26 giugno – dalle 18.00 alle 20.00 - è stata organizzata una soundwalk, una passeggiata sonora con il collettivo VacuaMoenia (Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno) all'interno dell’area archeologica, seguendo percorsi inediti che collegano al fiume Crimiso, sul lato nord-ovest dell’antica acropoli.
La soundwalk (termine coniato dalla compositrice e ecologista del suono canadese Hildegard Westerkamp a fine anni ‘70) prevede di camminare in silenzio, concentrandosi sull’ascolto dell'ambiente, considerando la propria presenza al suo interno.
Il Parco di Segesta, per sua natura e grazie a una vegetazione diversa, offre un paesaggio "ad alta fedeltà" in cui i suoni della natura abbracciano e accolgono i partecipanti in un'esperienza immersiva e profonda. VacuaMoenia (dal latino “mura vuote”) secondo il suo Manifesto, si definisce come “un atto sonoro identitario ed ecologico di rivoluzione dei significati profondi".
Il collettivo riscopre i luoghi abbandonati “attraverso un’azione materica che propone un vuoto di natura densa, una scatola armonica”.
Attraverso tutti i sensi ogni paesaggio sonoro diventa così luogo di suoni e strumento musicale in costruzione.
Il dialogo tra Gandolfo Gabriele David e Vacuamoenia si è sviluppato con l’intenzione di approfondire e ampliare proprio la riflessione sul paesaggio – sviluppata da Elyma -, estendendola a quello sonoro.
Elyma infatti è un’esperienza profonda, un autentico segno di rispetto nei confronti del Parco Archeologico, a testimonianza della sacralità antica ritrovata, a prescindere da ogni credo religioso.
La mostra, curata dallo storico dell’arte Lori Adragna e dal direttore del Parco, Luigi Biondo, è organizzata da MondoMostre per il Parco.
VacuaMoenia è un collettivo composto da Pietro Bonanno e Fabio R. Lattuca con base a Palermo. Nasce nel 2013 come progetto di ricerca indipendente ed interdisciplinare muovendosi tra ecologia acustica, storia del paesaggio e valore memoriale degli archivi
È un invito a riflettere e dialogare con l’ambiente circostante, perdersi e ritrovarsi in una natura potente e presente, riconnettersi, cercare spunti per narrazioni diverse: le installazioni vegetali sono “cresciute” con il mutare delle stagioni, trovando un loro ritmo nel Parco.
Mercoledì 26 giugno – dalle 18.00 alle 20.00 - è stata organizzata una soundwalk, una passeggiata sonora con il collettivo VacuaMoenia (Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno) all'interno dell’area archeologica, seguendo percorsi inediti che collegano al fiume Crimiso, sul lato nord-ovest dell’antica acropoli.
La soundwalk (termine coniato dalla compositrice e ecologista del suono canadese Hildegard Westerkamp a fine anni ‘70) prevede di camminare in silenzio, concentrandosi sull’ascolto dell'ambiente, considerando la propria presenza al suo interno.
Il Parco di Segesta, per sua natura e grazie a una vegetazione diversa, offre un paesaggio "ad alta fedeltà" in cui i suoni della natura abbracciano e accolgono i partecipanti in un'esperienza immersiva e profonda. VacuaMoenia (dal latino “mura vuote”) secondo il suo Manifesto, si definisce come “un atto sonoro identitario ed ecologico di rivoluzione dei significati profondi".
Il collettivo riscopre i luoghi abbandonati “attraverso un’azione materica che propone un vuoto di natura densa, una scatola armonica”.
Attraverso tutti i sensi ogni paesaggio sonoro diventa così luogo di suoni e strumento musicale in costruzione.
Il dialogo tra Gandolfo Gabriele David e Vacuamoenia si è sviluppato con l’intenzione di approfondire e ampliare proprio la riflessione sul paesaggio – sviluppata da Elyma -, estendendola a quello sonoro.
Elyma infatti è un’esperienza profonda, un autentico segno di rispetto nei confronti del Parco Archeologico, a testimonianza della sacralità antica ritrovata, a prescindere da ogni credo religioso.
La mostra, curata dallo storico dell’arte Lori Adragna e dal direttore del Parco, Luigi Biondo, è organizzata da MondoMostre per il Parco.
VacuaMoenia è un collettivo composto da Pietro Bonanno e Fabio R. Lattuca con base a Palermo. Nasce nel 2013 come progetto di ricerca indipendente ed interdisciplinare muovendosi tra ecologia acustica, storia del paesaggio e valore memoriale degli archivi
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