L'arte "Politically-Scorrect" di Max Papeschi allo Steri: 30 opere dell'artista milanese

Dettaglio di un'opera visibile alla mostra
L’arte provocatoria dell’eclettico artista milanese Max Papeschi arriva a Palermo suscitando curiosità e attenzione così com’è avvenuto in tutte le città del mondo che lo hanno ospitato. Dal 13 giugno al 20 luglio, le sue immagini photoshoppate, irriverenti verso le tecniche tradizionali, dalla grande forza iconoclasta e definite Politically-Scorrect, sono esposte a Palazzo Chiaramonte Steri.
Definito dalla critica come l’Andy WarhoI italiano, il ribelle talentuoso che in soli dieci anni ha conquistato i palcoscenici artistici internazionali e che ha fatto dell’ironia la sua cifra stilistica, presenta a Palermo una selezione di circa trenta opere e in anteprima l’opera "Land of Hope and Mushrooms".
Max Papeschi arriva alla digital-art dopo l’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico. Molte delle sue opere dal prorompente impatto mediatico possono essere lette come delle vere e proprie campagne pubblicitarie, in cui racconta la globalizzazione e il consumismo delle società contemporanee, rivelando limiti e degenerazioni.
Max Papeschi approda nel mondo dell’arte contemporanea verso la fine del 2008 e con grande senso dello spettacolo lo risveglia dal torpore. La sua folgorante carriera fatta di scandali, polemiche, successi internazionali, nasce da una creatura ibrida, con la testa di Topolino e il corpo nudo di pin-up, sullo sfondo di una svastica.
Il poster viene esposto sulla facciata della Abnormals Gallery di Poznan nel 2010 e Papeschi diventa così uno dei giovani artisti italiani più apprezzati all’estero, realizzando più di un centinaio di esposizioni. Il percorso espositivo a Palazzo Chiaramonte Steri, curato dall’architetto Agostino Danilo Reale, comprende numerose opere, tra le più rappresentative.
Definito dalla critica come l’Andy WarhoI italiano, il ribelle talentuoso che in soli dieci anni ha conquistato i palcoscenici artistici internazionali e che ha fatto dell’ironia la sua cifra stilistica, presenta a Palermo una selezione di circa trenta opere e in anteprima l’opera "Land of Hope and Mushrooms".
Max Papeschi arriva alla digital-art dopo l’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico. Molte delle sue opere dal prorompente impatto mediatico possono essere lette come delle vere e proprie campagne pubblicitarie, in cui racconta la globalizzazione e il consumismo delle società contemporanee, rivelando limiti e degenerazioni.
Max Papeschi approda nel mondo dell’arte contemporanea verso la fine del 2008 e con grande senso dello spettacolo lo risveglia dal torpore. La sua folgorante carriera fatta di scandali, polemiche, successi internazionali, nasce da una creatura ibrida, con la testa di Topolino e il corpo nudo di pin-up, sullo sfondo di una svastica.
Il poster viene esposto sulla facciata della Abnormals Gallery di Poznan nel 2010 e Papeschi diventa così uno dei giovani artisti italiani più apprezzati all’estero, realizzando più di un centinaio di esposizioni. Il percorso espositivo a Palazzo Chiaramonte Steri, curato dall’architetto Agostino Danilo Reale, comprende numerose opere, tra le più rappresentative.
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