La condizione umana secondo Giuseppe Agnello: 15 sculture per la mostra "Paludi"
Composizione in resina, poliestere, cemento e legno (2019) di Giuseppe Agnello (part.). Photo Credit: Angelo Pitrone
Un'indagine che da una parte racconta una società stagnante e indolente assorbita dalla vegetazione e dal fango, dall'altra invece volge uno sguardo fiducioso verso il futuro, in cui la decomposizione e il silenzio indicano il passaggio al cambiamento.
"Paludi" raccoglie 15 opere della produzione recente, di cui alcune installative, accomunate dalla materia calcareo-cementizia che richiamano il lungo processo di fossilizzazione.
In tutte le opere in mostra, la natura è la fonte alla quale attinge per la costruzione di forme e concetti, come figure umane o elementi vegetali, da cui trae stimoli e connessioni con l'idea di arte.
Legame particolarmente conforme all’identità della Fondazione che già dalla spinta iniziale data dalla fondatrice includeva oltre l’impegno della progettazione artistica anche quello di una connessione con la dimensione della natura.
Se è vero che il titolo lascerebbe immaginare un regresso dell'uomo alla condizione primigenia - di quasi completa indeterminatezza dell'uomo col mondo vegetale - tuttavia questo "ritorno" diventa necessario, se non indispensabile, per recuperare una condizione umana perduta a causa del degrado distruttivo voluto da una civiltà distorta e disgregata».
I boccioli di acanto e i semi di girasole ibernati nel gesso rivelano un'impossibile fioritura e diventano fossili. Chi osserva le sue sculture, si trova di fronte a una natura che intende rivelare lo spazio e il tempo al di là della forma e della materia.
La mostra, curata da Daniela Fileccia, è promossa e ideata dal presidente della Fondazione Alfredo la Malfa e da Dario Cunsolo, con il patrocinio del comune di San Giovanni la Punta e dell'Accademia di Belle Arti di Palermo (PA).
Giuseppe Agnello attualmente insegna Scultura e Tecniche della Scultura al Triennio in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo.
È l'autore del celebre ritratto in bronzo dello scrittore Leonardo Sciascia, ubicato nella sua città natale, e della scultura in bronzo dedicata al celebre Commissario Salvo Montalbano, personaggio ideato dallo scrittore Andrea Camilleri, a Porto Empedocle.
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