"La Sicilia dei Micciché": la presentazione del volume alla Libreria Flaccavento di Ragusa
Il libro “La Sicilia dei Micciché” di Salvo Micciché e Giuseppe Nativo (Carocci editore, Roma, 2019) sarà presentato in anteprima con un dialogo con i lettori condotto da Cecilia Tumino il 12 dicembre, con la partecipazione degli autori e della scrittrice Maria Carmela Micciché.
La Prefazione del libro è dello storico Carlo Ruta, la Posfazione del giornalista Leonardo Lodato (La Sicilia); il volume contiene un saggio di Paolo Nifosì (storico dell’arte).
È una rilettura di frammenti di storia della Sicilia dal Medioevo all’Ottocento che ruota attorno a “Micciché”, nome di una importante famiglia e nome di alcuni toponimi (il feudo di Micciché, contrade, un borgo…), e alle famiglia nobili imparentate con alcuni esponenti dei Micciché.
Il volume riporta frammenti di storia di una Sicilia che non è stata e mai sarà periferia, narrata attraverso avvenimenti poco conosciuti ma determinanti, con dettagli curiosi dedotti dalle fonti a proposito di Micciché, nome di un’importante famiglia e di uno storico luogo, Miḥikan, il feudo di Micciché.
Dopo una premessa etimologica sull'origine probabile del nome, da Villalba a Scicli, da Palermo a Siracusa, da Caltanissetta e Messina a Naro, si narrano storie e microstorie di nobili e baroni ma anche di briganti e gente comune, vicende di famiglie aristocratiche imparentate e luoghi eponimi, dal Medioevo all'Ottocento. Non si tratta di una genealogia né di una celebrazione araldica, ma di uno spaccato culturale e storico da cui partire per capire davvero la Sicilia, la sua gente e le sue dinamiche storico-sociali.
La Prefazione del libro è dello storico Carlo Ruta, la Posfazione del giornalista Leonardo Lodato (La Sicilia); il volume contiene un saggio di Paolo Nifosì (storico dell’arte).
È una rilettura di frammenti di storia della Sicilia dal Medioevo all’Ottocento che ruota attorno a “Micciché”, nome di una importante famiglia e nome di alcuni toponimi (il feudo di Micciché, contrade, un borgo…), e alle famiglia nobili imparentate con alcuni esponenti dei Micciché.
Il volume riporta frammenti di storia di una Sicilia che non è stata e mai sarà periferia, narrata attraverso avvenimenti poco conosciuti ma determinanti, con dettagli curiosi dedotti dalle fonti a proposito di Micciché, nome di un’importante famiglia e di uno storico luogo, Miḥikan, il feudo di Micciché.
Dopo una premessa etimologica sull'origine probabile del nome, da Villalba a Scicli, da Palermo a Siracusa, da Caltanissetta e Messina a Naro, si narrano storie e microstorie di nobili e baroni ma anche di briganti e gente comune, vicende di famiglie aristocratiche imparentate e luoghi eponimi, dal Medioevo all'Ottocento. Non si tratta di una genealogia né di una celebrazione araldica, ma di uno spaccato culturale e storico da cui partire per capire davvero la Sicilia, la sua gente e le sue dinamiche storico-sociali.
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