La tomba che racconta l’amore coniugale: le visite all'Ipogeo di Crispia Salvia al Lilibeo di Marsala
L'Ipogeo di Crispia Salvia al Lilibeo di Marsala
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre. Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni.
In via eccezionale, e solo su prenotazione, apre le porte la tomba che racconta l’amore coniugale: si tratta dell'Ipogeo di Crispia Salvia, il più importante monumento della necropoli di Lilibeo e al momento anche l’unico di questo tipo in Sicilia per la ricchezza della decorazione pittorica – fiori rossi, melograni, festoni, colombe – che ne riveste integralmente le pareti.
Una grande camera funeraria ipogea di circa 25 metri quadrati scavati nella roccia, che racconta un lungo amore, giunta fino a noi dopo quasi due millenni. La tomba più importante dell’ipogeo era destinata a una donna, Crispia Salvia, come si legge nell’epigrafe latina del II secolo dopo Cristo incisa su una lastra di terracotta e inchiodata alla parete sopra la sepoltura.
L’iscrizione riporta anche l’età della defunta, il nome del dedicante (il maritus), gli anni vissuti insieme e la formula conclusiva libenti animo. Dall’iscrizione si scopre che Crispia Salvia visse più o meno 45 anni, quindici dei quali con il marito, e che forse era al suo secondo o terzo matrimonio. Apparteneva a una gens molto ricca mentre il marito, Iulius Demetrius, poteva essere sia un personaggio di alto rango che un magistrato.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
In via eccezionale, e solo su prenotazione, apre le porte la tomba che racconta l’amore coniugale: si tratta dell'Ipogeo di Crispia Salvia, il più importante monumento della necropoli di Lilibeo e al momento anche l’unico di questo tipo in Sicilia per la ricchezza della decorazione pittorica – fiori rossi, melograni, festoni, colombe – che ne riveste integralmente le pareti.
Una grande camera funeraria ipogea di circa 25 metri quadrati scavati nella roccia, che racconta un lungo amore, giunta fino a noi dopo quasi due millenni. La tomba più importante dell’ipogeo era destinata a una donna, Crispia Salvia, come si legge nell’epigrafe latina del II secolo dopo Cristo incisa su una lastra di terracotta e inchiodata alla parete sopra la sepoltura.
L’iscrizione riporta anche l’età della defunta, il nome del dedicante (il maritus), gli anni vissuti insieme e la formula conclusiva libenti animo. Dall’iscrizione si scopre che Crispia Salvia visse più o meno 45 anni, quindici dei quali con il marito, e che forse era al suo secondo o terzo matrimonio. Apparteneva a una gens molto ricca mentre il marito, Iulius Demetrius, poteva essere sia un personaggio di alto rango che un magistrato.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
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