Un secolo, ma non si vede. Antonino Leto nelle collezioni della Fondazione Sicilia

Nata la scorsa primavera per celebrare il centenario della scomparsa dell'artista siciliano (Monreale 1844- Capri 1913), e giunta a Marsala un paio di mesi fa dopo il periodo espositivo palermitano, la mostra è una pregevolissima collezione di olii realizzati nell'ultimo scorcio dell'Ottocento.
Artista dalla personalità complessa e inquieta, spesso in fuga dalla Sicilia tra Napoli, Roma, Firenze, Parigi e infine Capri, Leto accolse nella sua produzione tanto le suggestioni giovanili di Lojacono quanto gli esiti moderni della 'pittura di macchia' appresa nei suoi soggiorni fuori dall'isola.
Ispirato dai dolci scenari delle isole dell'arcipelago napoletano, Leto popola le sue tele di pescatori e fanciulli immersi nella luce solare e impegnati in attività quotidiane. Fra le opere in mostra, due in particolare hanno per protagonista il territorio del trapanese: la famosa "Veduta dello Stabilimento Florio" (1865-70) di Marsala e "La mattanza a Favignana" (1887) stupefacente per qualità formale e portata sentimentale.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi