#portedartista, la scommessa di Demetrio Di Grado: street art nei vicoli di Lipari
Un'opera di Demetrio Di Grado per l'edizione 2018 di #portedartista a Lipari
La Street Art è ormai entrata a far parte a tutti gli effetti dei linguaggi dell'Arte contemporanea nel contesto urbano, e dopo il successo dell'edizione 2018, anche quest'anno Lipari ospita "#portedartista".
È assolutamente certo che attraversando i vicoli dell'isola, si rimanga affascinati dalle opere di Demetrio Di Grado, artista che lascerà la sua indelebile impronta su porte, portoni, vicoli e stradine.
Un artista di riferimento nel panorama della street art nazionale, la punta di diamante della poster art siciliana, un fine utilizzatore della iconografia vintage che unitamente all'uso sapiente e mirato della parola crea personaggi che parlano con gli occhi.
Il lavoro è decisamente in linea con molti dei lavori realizzati negli anni dall'artista palermitano, classe ’76 e calatino di adozione, che comporranno la nuova edizione di #portedartista, patrocinata dal Comune di Lipari, Federalberghi Isole Eolie e il prezioso supporto di alcuni commercianti di Lipari.
«Quando si guardano muri, stradine, vicoli, slarghi, anfratti, porte non più in uso, insomma a tutto quanto compone un tessuto urbano e che si riferisce al nostro habitat quotidiano - scrive il curatore - potrebbe succedere di chiedersi il perché di tanto abbandono, di quanta incuria ci circonda e di avvertire un fastidioso disagio estetico.
Questo è quello che mi è successo e che mi ha portato a pensare a #portedartista, un progetto di arte urbana che si propone di trasformare porte fatiscenti e in disuso in manufatti artistici restituendoli a nuova vita, dignità e utilizzo.
Non mere decorazioni quanto piuttosto variopinte e diversificate tracce disseminate nel tessuto urbano, un racconto che si snoda fra citazioni e riferimenti, spunti critici di stimolo alla riflessione, occasione di recupero della memoria storica. Nel mio piccolo e in questo caso pensato come gesto d'amore per Lipari».
Dopo un trascorso nella cultura hip hop, Demetrio Di Grado, è rimasto affascinato dalla pittura – tra mostre itineranti, collettive e personali – e dalla tecnica del collage, marchio tipico sulle sue creazioni, in bilico tra l'essere opere d'arte e manifesti introspettivi, e sempre più apprezzate in Italia e all'estero.
Dal 2012 ha dato inizio a un nuovo progetto artistico, costituendo l'associazione ManSourcing, impegnata attivamente nella promozione dell'arte attraverso le sue varie declinazioni: festival di arte urbana con la partnership di numerosi artisti nazionali e internazionali, curando eventi artistici che hanno dato modo alla gente comune di fruire dell'arte contemporanea in luoghi non convenzionali.
In parallelo svolge un'intensa attività artistica all’interno di gallerie, palazzi comunali e musei, permettendo ad artisti e addetti ai lavori la possibilità di un confronto attivo e collaborativo.
I suoi collage nascono per creare semplici manifesti introspettivi. Un viaggio tra la coscienza e l’istinto, cercando le immagini su vecchie riviste e quotidiani di specifici anni del novecento, rimodulandole in chiave contemporanea.
La chiave di lettura della sua street art è il concetto di valore del passato, contestualizzato e attualizzato. Di conseguenza i suoi interventi a volte sfociano nel non-sense ma di forte impatto e cura dell'estetica, a volte site specific per l'architettura urbana.
È assolutamente certo che attraversando i vicoli dell'isola, si rimanga affascinati dalle opere di Demetrio Di Grado, artista che lascerà la sua indelebile impronta su porte, portoni, vicoli e stradine.
Un artista di riferimento nel panorama della street art nazionale, la punta di diamante della poster art siciliana, un fine utilizzatore della iconografia vintage che unitamente all'uso sapiente e mirato della parola crea personaggi che parlano con gli occhi.
Il lavoro è decisamente in linea con molti dei lavori realizzati negli anni dall'artista palermitano, classe ’76 e calatino di adozione, che comporranno la nuova edizione di #portedartista, patrocinata dal Comune di Lipari, Federalberghi Isole Eolie e il prezioso supporto di alcuni commercianti di Lipari.
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Il Progetto, a cura di Michele Bellamy Postiglione contiene importanti interventi site specific con i personaggi che hanno fatto la storia dell'isola, per la riqualificazione urbana attraverso l'intervento artsitico.«Quando si guardano muri, stradine, vicoli, slarghi, anfratti, porte non più in uso, insomma a tutto quanto compone un tessuto urbano e che si riferisce al nostro habitat quotidiano - scrive il curatore - potrebbe succedere di chiedersi il perché di tanto abbandono, di quanta incuria ci circonda e di avvertire un fastidioso disagio estetico.
Questo è quello che mi è successo e che mi ha portato a pensare a #portedartista, un progetto di arte urbana che si propone di trasformare porte fatiscenti e in disuso in manufatti artistici restituendoli a nuova vita, dignità e utilizzo.
Non mere decorazioni quanto piuttosto variopinte e diversificate tracce disseminate nel tessuto urbano, un racconto che si snoda fra citazioni e riferimenti, spunti critici di stimolo alla riflessione, occasione di recupero della memoria storica. Nel mio piccolo e in questo caso pensato come gesto d'amore per Lipari».
Dopo un trascorso nella cultura hip hop, Demetrio Di Grado, è rimasto affascinato dalla pittura – tra mostre itineranti, collettive e personali – e dalla tecnica del collage, marchio tipico sulle sue creazioni, in bilico tra l'essere opere d'arte e manifesti introspettivi, e sempre più apprezzate in Italia e all'estero.
Dal 2012 ha dato inizio a un nuovo progetto artistico, costituendo l'associazione ManSourcing, impegnata attivamente nella promozione dell'arte attraverso le sue varie declinazioni: festival di arte urbana con la partnership di numerosi artisti nazionali e internazionali, curando eventi artistici che hanno dato modo alla gente comune di fruire dell'arte contemporanea in luoghi non convenzionali.
In parallelo svolge un'intensa attività artistica all’interno di gallerie, palazzi comunali e musei, permettendo ad artisti e addetti ai lavori la possibilità di un confronto attivo e collaborativo.
I suoi collage nascono per creare semplici manifesti introspettivi. Un viaggio tra la coscienza e l’istinto, cercando le immagini su vecchie riviste e quotidiani di specifici anni del novecento, rimodulandole in chiave contemporanea.
La chiave di lettura della sua street art è il concetto di valore del passato, contestualizzato e attualizzato. Di conseguenza i suoi interventi a volte sfociano nel non-sense ma di forte impatto e cura dell'estetica, a volte site specific per l'architettura urbana.
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