Roberto Vitale con "Illumina" e le poesie di Usai: la domenica alla Fabbrica 102
Le canzoni di "Illumina", il secondo album in studio del cantautore Roberto Vitale, uscito nel luglio del 2018, valicano i crinali appenninici e trovano respiro nel profumo di salsedine portato dal vento.
La luce entra e finalmente svela, ammorbidisce e scalda, si fa voce, riconcilia natura e uomo, memoria e presente, e soprattutto, allarga a orizzonti che comprendono l’oscurità come transito necessario alla rinascita, il silenzio come raccoglimento e attesa, in un dualismo che si risolve e diviene finalmente consapevole ricchezza. Illumina è quindi disco di incontro, di esperienze maturate durante l’intenso anno in tour, di esplorazione e scoperta.
Apre a collaborazioni con musicisti, arricchendo con archi, chitarre elettriche, fisarmonica, synth e controcanti, la consolidata formazione con Massimiliano Usai al piano-synth, con cui Vitale ha scelto di registrare in presa diretta le canzoni presso lo storico Studio L’Esagono di Rubiera, per la regia di Stefano Riccò. Apre alle parole, con la stesura a quattro mani insieme a Eleonora Frattarolo, critica d’Arte e curatrice, della canzone “Un golfo di silenzi”, lirica sospesa sulla melodia della risacca, puntuale epilogo ad un disco, che pur conservando un cuore nelle pieghe del bosco appenninico, può concedersi di viaggiare lontano.
Insieme a Roberto Vitale, alla Fabbrica 102 domenica 31 marzo, a partire dalle 21.45, Massimiliano Usai, che interviene con poesie tra le canzoni e personali reinterpretazioni del patrimonio musicale d’autore italiano e d’Oltralpe. Ingresso libero
La luce entra e finalmente svela, ammorbidisce e scalda, si fa voce, riconcilia natura e uomo, memoria e presente, e soprattutto, allarga a orizzonti che comprendono l’oscurità come transito necessario alla rinascita, il silenzio come raccoglimento e attesa, in un dualismo che si risolve e diviene finalmente consapevole ricchezza. Illumina è quindi disco di incontro, di esperienze maturate durante l’intenso anno in tour, di esplorazione e scoperta.
Apre a collaborazioni con musicisti, arricchendo con archi, chitarre elettriche, fisarmonica, synth e controcanti, la consolidata formazione con Massimiliano Usai al piano-synth, con cui Vitale ha scelto di registrare in presa diretta le canzoni presso lo storico Studio L’Esagono di Rubiera, per la regia di Stefano Riccò. Apre alle parole, con la stesura a quattro mani insieme a Eleonora Frattarolo, critica d’Arte e curatrice, della canzone “Un golfo di silenzi”, lirica sospesa sulla melodia della risacca, puntuale epilogo ad un disco, che pur conservando un cuore nelle pieghe del bosco appenninico, può concedersi di viaggiare lontano.
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