"Uomo e Galantuomo": la grande drammaturgia di Eduardo De Filippo allo Zappalà
La stagione di prosa del Teatro Franco Zappalà si apre con la grande drammaturgia di Eduardo De Filippo e il suo “Uomo e Galantuomo”, commedia agrodolce dal sapore farsesco, in scena dal 4 al 6 dicembre, per la regia di Franco Zappalà.
“Uomo e Galantuomo” è uno dei testi più esilaranti del più grande regista italiano, ricco di battute e di episodi irresistibilmente comici divisi in tre atti, scritto
dall'attore in giovanissima età.
La commedia è la rappresentazione di un mondo borghese ipocrita che vuole salvarsi dalle apparenze, dove emergono le contraddizioni tra apparire ed essere dei benestanti, con deformazioni di valori, pregiudizi, tradimenti, onore da salvare e follia, che è l'unica scappatoia per sfuggire agli imbrogli tessuti in nome di un falso perbenismo in accoppiata con il tragico dramma della fame perenne dei poveri.
Protagonisti assoluti di questo capolavoro è una sgangherata compagnia di guitti, capitanata dal capocomico Franco Zappalà nei panni di Gennaro De Sia, Ciro Capano nei panni di Alberto De Stefano, Paolo La Bruna nele vesti del conte Carlo Tolentano, Silvana di Salvo nei panni di Bice, Nicolò Prestigiacomo nei panni di Vincenzo Schiattarelli, Paolo Tutone, Claudia Bua, Grazia Zappalà, Maria Zappalà, Cinzia Zisa, Angelo La Franca e Rosalinda La Franca.
Lo spettacolo, con gli allestimenti scenici curati nel dettaglio da Giovanni Vallone, i costumi di Domenica Alaimo, le luci e l'audio curati da Francesco Di Gesù e Giovanni Russo, va in scena venerdi alle ore 17.30, sabato alle ore 17.30 e alle 21.15, domenica alle 18.00.
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