Palermo sotterranea: un itinerario alla scoperta dei Qanat
Oltre ad un inestimabile patrimonio monumentale e artistico visibile a tutti e di fama mondiale, esiste una Palermo più oscura e segreta, che nasconde nel suo sottosuolo altrettante opere d'arte e fenomenali strutture create dalle diverse civiltà che hanno fatto parte del passato di questa meravigliosa città.
Una di queste strutture è il sistema di condotte idriche realizzato durante il periodo arabo-normanno: i "qanat". Si tratta di canali che, seguendo le particolari conformazioni del terreno e la morfologia friabile della roccia, vennero costruiti per portare acqua in superficie intercettando le falde naturali del terreno.
Questa tecnica, di origine persiana veniva eseguita da particolari professionisti chiamati muqanni. Anche se ci si riferisce a tutti come Qanat, in realtà esistono vari qanat a Palermo di diversi periodi lungo un grosso arco temporale che parte dalla dominazione araba ed arriva fino alla fine della dominazione normanna, i quali impararono molto dai loro predecessori.
Nell'itinerario organizzato da Palermo Cultour si visiterà il Qanat Gesuitico Alto, antico canale d'acqua che si sviluppa nel sottosuolo del quartiere di Altarello, al fondo Micciulla a valle delle sorgenti del Gabriele. Si visiterà parte del cunicolo sotterraneo, immerso nell'acqua, accompagnati da guide speleologhe del CAI, che forniranno la loro attrezzatura.
Si cammina complessivamente per circa sessanta minuti all’interno del qanat su un percorso quasi piano, in presenza costante di circa 50 centimetri di acqua derivante dalle sorgenti presenti lungo il percorso.
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