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Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana: Giandomenico Vaccari è il nuovo sovrintendente

Una maturità artistica e professionale, arricchita da un’ampia esperienza come regista, che riempie 66 anni di vita all’insegna dell’amore per la musica, il teatro e la cultura

Balarm
La redazione
  • 14 luglio 2021

Giandomenico Vaccari

Giandomenico Vaccari è il nuovo sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.

Scelto in seguito all’Avviso pubblico voluto dal commissario straordinario della Foss Nicola Tarantino che, fin dal suo insediamento, ha scelto la via della trasparenza e della selezione sulla base dell’unico criterio basato sulla qualità e la competenza.

Reduce da una sovrintendenza di lungo corso, ben sei anni, al Petruzzelli di Bari, Vaccari annovera come maggiore successo di questa esperienza nella città pugliese, l’avere riaperto il teatro dopo 18 anni.

«Una ferita sanata, ma indelebile», ci tiene a sottolineare il nuovo sovrintendente; annovera due direzioni artistiche di alto livello, al San Carlo di Napoli, quando sovrintendente era il palermitano Gioacchino Lanza Tomasi e al Teatro Verdi di Trieste.

Al suo attivo una serie di altri incarichi di prestigio, fra cui segretario artistico del Comunale di Bologna e del Carlo Felice di Genova, consulente artistico dell’Opera di Roma e del Teatro Valli di Reggio Emilia, la direzione artistica del Teatro Verdi di Salerno.
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Una maturità artistica e professionale, arricchita da un’ampia esperienza come regista, che riempie 66 anni di vita all’insegna dell’amore per la musica, il teatro e la cultura vissuti come elementi costitutivi dell'essere umano.

«In primo luogo – sono state le prime parole di Vaccari – voglio esprimere la mia gioia e il mio amore per l’Orchestra Sinfonica Siciliana, una delle più importanti Istituzioni Concertistico-Orchestrali del Paese.

Nella mia lunga esperienza, ho maturato la convinzione che la crescita di cui tanto si parla e si auspica come intento programmatico quando si assumono nuovi incarichi, sia un concetto più qualitativo che quantitativo.

Gli enti culturali vivono in un rapporto osmotico con il pubblico e il territorio: si cresce insieme, se ci si restituisce reciprocamente emozioni ed esperienze. Da questo punto di vista, condivido e sposo in pieno l’impegno della direttrice artistica Gianna Fratta nella programmazione artistica, nella scuola e nella formazione.

Il sovrintendente è un ruolo di sintesi e armonizzazione fra le diverse componenti. Sono qui per lavorare e cercare di risolvere i problemi dell’Orchestra Sinfonica Siciliana a fianco del commissario Tarantino e della direttrice Fratta, in un rapporto corretto con le istituzioni territoriali, auspicando anche un rilancio del dialogo col MIBAC (Ministero della Cultura).

Da sempre sono convinto che il futuro delle istituzioni musicali sia anche nella loro capacità collaborativa, auspico, dunque, un costante rapporto col teatro Massimo di Palermo, sono legato al sovrintendente Giambrone da antica stima e amicizia».
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