Fu un pezzo di storia del calcio a Palermo: perché non riapre il campo della Fincantieri
Chiuso a causa delle polveri sottili trovate nel sottosuolo. Tegola per quattro società sportive. L'assessore Alessandro Anello: "Ecco cosa può fare il Comune"

Il campo della Fincantieri a Palermo
Lo storico campo da calcio della Fincantieri di Palermo rischia di non esistere più. Un pezzo di storia del calcio palermitano, che per anni ha ospitato quella che allora fu la “seconda squadra di Palermo”, potrebbe definitivamente chiudere i battenti.
«Il campo da calcio storico del Cantiere navale è stato chiuso a causa dell’ingente quantità di polveri sottili rilevate negli ultimi carotaggi - chiarisce l’assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Palermo, Alessandro Anello -. Le quattro società sportive che si appoggiavano al campo da gioco non sono dunque più nelle condizioni di farlo, per motivi di sicurezza».
Il futuro? Una grande incognita, dato che, come spiegato dall’assessore, «il Comune di Palermo aspetta le determinazioni di Cassa depositi e prestiti, che è il proprietario titolare dell’area. Dopodiché decideremo, fermo restando che noi, come amministrazione comunale, non abbiamo la titolarità dell’area».
E aggiunge: «In passato, infatti, ci siamo occupati esclusivamente di creare un collegamento tra Cassa depositi e prestiti e l’Asd Fincantieri, tentando di aiutare come possibile la società sportiva».
Una grande perdita sportiva (e non solo) per la città di Palermo, in quanto il valore storico di quel campo non è affatto irrilevante. Ne sa qualcosa Pippo Russo, sociologo, saggista e giornalista sportivo, che conosce bene la parabola di quell'impianto.
«Il campo da calcio del Cantiere navale è rilevante perché, come amaramente sappiamo, a Palermo gli spazi per fare sport sono estremamente ridotti. La crisi dei campi da gioco, in particolare per il calcio a 11, è una crisi storica che, a mio giudizio, ha fortemente penalizzato lo sviluppo del calcio di base in città».
«Palermo – continua il professor Russo – avrebbe potuto sfornare un quantitativo ancor più considerevole di talenti, proponendo calcio di qualità nettamente superiore, se solo avesse avuto una dotazione minima di campi da calcio a 11. Purtroppo, la loro assenza ha penalizzato molto la città da questo punto di vista».
Ma non si tratta solo di una perdita sportiva, perché, come sottolinea Russo, «il campo è stato costruito dagli operai dei Cantieri navali, diventando un vero e proprio punto di aggregazione per la cittadinanza».
«Una storia originale - aggiunge -, sottolineata dalla connessione tra questo campo e i Cantieri navali stessi, che potremmo definire l’unico pezzo di industria fordista esistente a Palermo. Questo connubio tra calcio e classe operaia, che rimanda molto agli anni ’50 e ’60, e che a Palermo è veramente un’eccezione, è qualcosa di realmente affascinante».
Resta il rammarico per un'altra struttura a cui la città è costretta a rinunciare. Nei giorni scorsi anche dai sindacati è arrivata una nota di protesta.
«Il campo era aperto fino a poco tempo fa, attualmente ci giocava la squadra Palermo calcio popolare. Scopriamo adesso che è chiuso», dichiarano Francesco Foti, segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia, Serafino Biondo, rsu Fiom a Fincantieri, Marco Biondo, rsu e segretario d’organizzazione Fiom Palermo.
E ancora: «Fino a prima della chiusura il campo lo utilizzava anche la scuola calcio Fincantieri 1946, seconda squadra della città di Palermo, che dava la possibilità di giocare gratis a tanti ragazzini anche dei quartieri limitrofi Arenella, Acqua Santa e Borgo Vecchio».
«Il campo da calcio storico del Cantiere navale è stato chiuso a causa dell’ingente quantità di polveri sottili rilevate negli ultimi carotaggi - chiarisce l’assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Palermo, Alessandro Anello -. Le quattro società sportive che si appoggiavano al campo da gioco non sono dunque più nelle condizioni di farlo, per motivi di sicurezza».
Il futuro? Una grande incognita, dato che, come spiegato dall’assessore, «il Comune di Palermo aspetta le determinazioni di Cassa depositi e prestiti, che è il proprietario titolare dell’area. Dopodiché decideremo, fermo restando che noi, come amministrazione comunale, non abbiamo la titolarità dell’area».
E aggiunge: «In passato, infatti, ci siamo occupati esclusivamente di creare un collegamento tra Cassa depositi e prestiti e l’Asd Fincantieri, tentando di aiutare come possibile la società sportiva».
Una grande perdita sportiva (e non solo) per la città di Palermo, in quanto il valore storico di quel campo non è affatto irrilevante. Ne sa qualcosa Pippo Russo, sociologo, saggista e giornalista sportivo, che conosce bene la parabola di quell'impianto.
«Il campo da calcio del Cantiere navale è rilevante perché, come amaramente sappiamo, a Palermo gli spazi per fare sport sono estremamente ridotti. La crisi dei campi da gioco, in particolare per il calcio a 11, è una crisi storica che, a mio giudizio, ha fortemente penalizzato lo sviluppo del calcio di base in città».
«Palermo – continua il professor Russo – avrebbe potuto sfornare un quantitativo ancor più considerevole di talenti, proponendo calcio di qualità nettamente superiore, se solo avesse avuto una dotazione minima di campi da calcio a 11. Purtroppo, la loro assenza ha penalizzato molto la città da questo punto di vista».
Ma non si tratta solo di una perdita sportiva, perché, come sottolinea Russo, «il campo è stato costruito dagli operai dei Cantieri navali, diventando un vero e proprio punto di aggregazione per la cittadinanza».
«Una storia originale - aggiunge -, sottolineata dalla connessione tra questo campo e i Cantieri navali stessi, che potremmo definire l’unico pezzo di industria fordista esistente a Palermo. Questo connubio tra calcio e classe operaia, che rimanda molto agli anni ’50 e ’60, e che a Palermo è veramente un’eccezione, è qualcosa di realmente affascinante».
Resta il rammarico per un'altra struttura a cui la città è costretta a rinunciare. Nei giorni scorsi anche dai sindacati è arrivata una nota di protesta.
«Il campo era aperto fino a poco tempo fa, attualmente ci giocava la squadra Palermo calcio popolare. Scopriamo adesso che è chiuso», dichiarano Francesco Foti, segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia, Serafino Biondo, rsu Fiom a Fincantieri, Marco Biondo, rsu e segretario d’organizzazione Fiom Palermo.
E ancora: «Fino a prima della chiusura il campo lo utilizzava anche la scuola calcio Fincantieri 1946, seconda squadra della città di Palermo, che dava la possibilità di giocare gratis a tanti ragazzini anche dei quartieri limitrofi Arenella, Acqua Santa e Borgo Vecchio».
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