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Specie (rare) crescono a Palermo: anche a villa Trabia e al Giardino Inglese, quali

La vegetazione del capoluogo è infine un mix affascinante di specie autoctone, esotiche e rare, alcune delle quali introdotte sul finire del '700 e l’inizio dell'800

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 10 maggio 2025

Un'area del parco in cui sono in corso i lavori di salvaguardia dei ficus e cura delle aiuole (foto di Anna Brisciano)

Spesso non ce ne rendiamo conto, ma le nostre città costituiscono un ecosistema complesso e variegato, che dispone di un numero molto elevato di specie, sebbene molte di queste siano solo di passaggio o aliene.

Non è tuttavia un caso se nel corso degli ultimi anni la ricerca scientifica si è concentrata nello studiare il delicato equilibrio fra gli ecosistemi urbani e gli habitat adiacenti, in un periodo storico in cui spesso le città diventano l’ultimo rifugio per un grande numero di animali, che inoltrandosi nelle strade periferiche sfuggono alla fame, ai pericoli rappresentanti dagli incendi e dai cacciatori.

Ciò avviene sulle Alpi come in Sicilia, come dimostrano i numerosi avvistamenti di animali selvatici nei principali capoluoghi della regione. Per fare un esempio, negli ultimi anni Palermo, città dalle mille sfaccettature, non è divenuta solo un crocevia di culture e di storia, ma anche un laboratorio vivente di biodiversità urbana, in particolare da quando gli incendi hanno devastato la copertura vegetale delle montagne che sovrastano le sue periferie.

Tra i suoi vicoli, parchi e terrazze, è stato possibile avvistare una sorprendente varietà di specie vegetali e animali che testimoniano la capacità della natura di adattarsi e prosperare anche nei contesti urbani più densamente popolati.

Sulle fronde dei suoi alberi, inoltre, vivono centinaia di specie di uccelli e di insetti, che spesso trovano riparo nella notte all’interno dei numerosi parchi urbani e delle riserve presenti in città.

La vegetazione presente nel capoluogo è infine un mix affascinante di specie autoctone, esotiche e rare, alcune delle quali introdotte sul finire del Settecento e l’inizio dell’Ottocento dagli esploratori botanici che giungevano in Sicilia per visitare il nostro famoso Orto Botanico, tra i più antichi e importanti del mondo.

Proprio per riavvicinare la popolazione alla biodiversità della propria città e consentire ai più giovani di guardare con occhi nuovi alcuni parchi storici di Palermo, nel corso di questo maggio l’associazione Legambiente Palermo, in collaborazione con il Comune di Palermo, i Rangers d’Italia e l’Università degli Studi, svolge alcune attività di Citizen Science all’aperto.

Permetteranno a tutti i cittadini di conoscere e monitorare la biodiversità di Villa Trabia, Giardino Inglese e del Parco della Favorita, di per sé parte della Riserva naturale orientata più grande presente in città.

L’evento di presentazione delle attività si svolge giorno 6 maggio, all’interno dell’edificio di Botanica, in Via Archirafi 38, mentre i due bioblitz in cui si effettueranno le campagne di monitoraggio della biodiversità urbana si svolgeranno giorno 10 maggio alla Favorita e giorno 17 al Giardino Inglese e a Villa Trabia.

Quali sono però le specie che sarà possibile incontrare durante i bioblitz? Prendendo come esempio il Giardino inglese e Villa Trabia – che da qualche mese ha cambiato nome in Parco Ninni Cassarà – sarà possibile osservare diversi Ficus macrophylla, un esemplare alquanto raro di Pinus roxburghii (pino dell'Himalaya), un esemplare di Sophora japonica, un albero ornamentale noto per la sua fioritura, Cocculus laurifolius e diverse altre piante esotiche.

Poi sarà possibile indubbiamente incontrare diversi esemplari di Quercus ilex (leccio), di Rhamnus alaternus (alaterno), un arbusto sempreverde che cresce spontaneamente in Sicilia, e di Chamaerops humilis, la famosa palma nana.

Per quanto riguarda la fauna sarà possibile ascoltare il canto di decine di uccelli diversi e osservare un numero variabile di rettili e d’insetti. Ovviamente è difficile fornire in queste righe l’elenco completo delle specie che appartengono a questi piccoli ecosistemi.

Durante i bioblitz sarà possibile tuttavia ottenere maggiori informazioni, grazie alla presenza di alcuni esperti botanici e zoologi, che guideranno i vari gruppi alla scoperta della biodiversità urbana di Palermo.
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