STORIE
Ha solo 16 anni ma le idee molto chiare: Flavio (da Trapani) dalla parte dei disabili
Lo scopo è anche quello di accendere i riflettori sulla mancanza di un approccio reale da parte della società verso le disabilità, soprattutto al di fuori della scuola
Flavio
Ha scritto un libro autobiografico dal titolo "Io sono Flavio Bomber 1", che sta presentando in giro per la provincia di Trapani con un solo obiettivo: devolvere il ricavato alle associazioni per la disabilità.
Lo scopo è anche quello di accendere i riflettori su una tematica che non viene mai indagata abbastanza, ossia la mancanza di un approccio reale da parte della società verso le disabilità, soprattutto al di fuori della scuola.
E lo vuole fare con un progetto che cerchi di integrare gli adolescenti, ossia i futuri cittadini, al di là degli impegni di formazione individuale che si svolgono a scapito della socializzazione e dell’integrazione collettiva.
Un libro dedicato al padre, Nino Barone, impiegato alla Fondazione Auxilium in qualità di assistente-educatore, in cui, con grande spirito di condivisione, si apre al mondo con senso di gratitudine per chi sta accompagnando i suoi passi in ambito scolastico alleviandone le difficoltà e aiutandolo nella crescita, fino all’ambìto traguardo del diploma, tra due anni, mostrando i suoi sogni di ragazzo e pensando al prossimo, in particolare a chi ha più bisogni, affinché non resti solo, come spesso accade a lui, quando terminano le lezioni e le giornate diventano più vuote.
Il perché del titolo è presto detto: un nome d’arte che nasce soprattutto da Cristiano Ronaldo, autodefinitosi ‘Bomber Implacabile’: «Dunque ho pensato, perché non mi metto come soprannome anche io ‘Bomber’?».
Tantissime tra queste pagine semplici ma di grande intuito e vitalità, le esperienze giornaliere raccontate, dai laboratori occupazionali svolti in alcuni supermercati della sua città, alla nascita di una pizza che porta il suo nome.
«Una pizza buonissima la Flavio Bomber 1, con tonno, patate e prezzemolo», alla canzone creata da lui che si chiama ‘Io Sono Positivo’, «e il Covid non c’entra» - scherza - a un disegno fatto contro la violenza sulle donne, «che è anche contro natura, visto che l’amore è fatto per volersi bene».
Un excursus in cui si parla della sua cantante preferita, Annalisa, che l’autore spera di incontrare il più presto possibile, al completino del Trapani Calcio, che ha avuto in dono dal suo presidente e che adesso usa per fare allenamento ed educazione fisica a scuola, fino a un video speciale, realizzato il 28 marzo 2023 quando ha pensato di candidarsi come baby sindaco per migliorare la città di Trapani.
Essenziali ma efficaci le idee messe in campo: «le tettoie nelle fermate degli autobus, così se dovesse piovere le persone non si bagnano, un intrattenimento nel centro storico in modo che vi arrivino più persone, un artista di strada in modo da aumentare il divertimento e, infine, ristrutturare tutti gli edifici vecchi per evitare che siano pericolanti».
La passione di Flavio è traboccante, come le sue battute di spirito e la sua voglia di essere nel mondo a dire la propria, e spiegare a chi, spesso, non è capace di ascoltare e comprendere che l’inclusione sociale è una forza che può migliorare la vita di tutti, che è un processo da attuare senza risparmiare energie, che lo stare insieme senza lasciare indietro gli altri fa crescere tutti quanti e che le difficoltà si vincono guardandole in faccia, e affrontandole.
Ad accompagnare il viaggio di Flavio, tutti i giorni nella vita e per la strada, tra la gente, e nelle sue presentazioni, c’è suo padre Nino, attivo per lavoro nel mondo dei disabili ma soprattutto per convinzione, per esperienza diretta e per volontà di operare con amore dove il vuoto, anche istituzionale, lascia crepe evidenti che diventano dolore.
E Flavio è molto orgoglioso del suo papà e di tutta la sua famiglia, anche del fratello pilota, che spesso va a trovare in giro per l’Italia, producendo simpatici video in cui racconta i suoi viaggi, e di cui, in modo perentorio, dice:
«Se non ci fosse stato lui a fare questo lavoro, non lo avrei mai preso un aereo».
Le paure, però, si vincono e con un pizzico di coraggio certi sognano possono diventare realtà. Tra i suoi nuovi sogni, oggi, quello di scrivere un altro libro, questa dedicato alla sua Sicilia.
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