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"A Basso": un fantagioco in scena al Montevergini

Al centro del fantagioco drammatico del giornalista e scrittore Antonio Giordano, la rappresentazione teatrale di una partita per la conquista dell’Italia

Balarm
La redazione
  • 28 settembre 2010

Si gioca una partita con la storia e con l’Italia: è questa l’idea di base dello spettacolo “A Basso”, un fuori programma di scena mercoledì 29 e giovedì 30 settembre alle 21.15 al Nuovo Montevergini (piazza Montevergini 8, Palermo) (costo del biglietto 7 euro). “A Basso”, opera del giornalista e scrittore Antonio Giordano, autore del testo, della regia e della musica e presentato dall’associazione culturale Scena Aperta, è realizzato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e si presenta come un fantagioco drammatico rappresentato con le tecniche dell’avanguardia, con stacchi improvvisi e fraseggi commisti, video significativi, musiche e danze originali.

Al centro della pièce un macabro gioco per la conquista della nazione, organizzato nella dimora della presuntuosa Madame impersonata dall’attrice Livia Cintioli, giocato senza carte ma attraverso il racconto di imprese vere ed esperienze dei partecipanti, che solo così si "accaparranno pezzi d'Italia". Nei pomeriggi estivi infatti Madame, appartenente a una famiglia nobile decaduta, accoglie i suoi ospiti tra tè e pasticcini e propone il gioco, pretendendo di vincerlo e costringendo i partecipanti via via a cedere e perdere posizioni.
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Tra la defezione di un contendente e lo sguardo subdolo del servo Orazio, apparentemente estraneo alla partita, Madame racconta le sue sventure, piange per il marito trovato impiccato e per la sorte delle sue terre, mentre il giovane Guglielmo, altro protagonista impersonato da Riccardo Carollo, ricorda il sacrificio personale in soccorso dei più deboli e lotta per la difesa dei propri ideali. Intanto Orazio va inserendo dei tasselli in una cornice azzurra, come a segnare i punti di ciascun giocatore, fino a formare la sagoma dello Stivale.

Madame, perfida e altezzosa, bara sfacciatamente per assicurasi l’Italia al prezzo di tradimenti e distruzioni. Ma quale Italia? A prezzo di chi e di che cosa?. Intanto il vecchio servo Orazio cerca di far riemergere i valori veri e sani della donna, che invece sembra non averne serbato alcuno. In scena gli attori Livia Cintioli, Alessio Barone, Arianna D’Arpa e Riccardo Carollo daranno vita ad un racconto amaro, tra tradimenti, prepotenze e valori dimenticati: “La storia la fanno i popoli ma la scrivono i padroni”, come suggerisce il servo Orazio alla Madame. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 091.6124314.

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