MUSICA
Alcamo capitale del blues per tre giorni
Appuntamento irrinunciabile per tutti gli amanti del blues, anche quest’anno ad Alcamo, in piazza Ciullo dal 28 al 30 luglio si terrà il Summertime Blues Festival 2006, giunto oramai alla sua tredicesima edizione. Sin dal 1994 questa manifestazione è riuscita a collocarsi ai primi posti tra le rassegne di settore in Europa, grazie anche alle recensioni positive della critica e all’apprezzamento del pubblico, diventando così un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati della musica blues.
Il Brass Group di Alcamo, organizzatore dell’evento, si è visto costretto a ridurre a "soli" tre i giorni la manifestazione, per via dei drastici tagli al budget, e ci si chiede perché un festival che è riuscito a portare in Sicilia nomi del calibro di Andy J. Forest, Phil Guy, Tuck & Patti, The Animals, Enzo Avitabile, Hot Tuna, Canned Heat, Mick Taylor, Robben Ford, Scott Henderson, Popa Chubby, Brian Auger, Louisiana Red e Eric Sardinas goda di una così scarsa attenzione da parte degli enti competenti e mai come quest’anno ha corso addirittura il rischio di non aver luogo.
Sabato 29 luglio sarà la volta dell’artista più importante di questa edizione: Big Bill Morganfield. Se ai più il nome non accende nessuna lampadina in testa, agli appassionati di blues non sarà certamente sfuggito quel cognome e avranno già fatto un balzo dalla seggiola. Si tratta infatti del figlio di McKinley Morganfield, meglio noto come Muddy Waters, un autentico monumento del blues mondiale! Dopo un lungo processo di affinamento della sua tecnica chitarristica, Big Bill ha inciso il suo album di debutto "Rising Son" nel 1999 insieme ad alcuni musicisti che avevano suonato a lungo nella Muddy Waters Band.
L’album gli permette di vincere, nel 2000, il "W. C. Handy Award" come miglior debuttante, premio che per la scena blues vale quanto il più famoso – e più commerciale – Grammy. Ad aprire il suo concerto, due gruppi spalla di tutto rispetto come i padroni di casa Still Nameless e l’esperta e rinomata Gai Bennici Band. Completa il programma della serata una sorta di dopo-festival, a conclusione dei concerti in piazza Ciullo. Ci saranno gli Still Nameless come "house band" e sono previste jam-sessions e la presenza di vari ospiti: un vero e proprio party all’insegna del blues.
Domenica 30 luglio chiuderà la manifestazione un altro talentuoso chitarrista: Eugene "Hideaway" Bridges (con gli Adel’s a far da supporto). Agile e sottile, Eugene riesce a sorprendere grazie al suo estro, rivela l’influenza di un mito del blues come B. B. King, al cui stile attinge per la qualità soul della voce. Bridges rappresenta certamente uno dei più originali ed interessanti chitarristi presenti sulla scena attuale, voce potente e graffiante che attraverso una tecnica chitarristica straordinaria si rivela una vera e propria forza della natura capace di rinverdire i fasti del grande blues.
Le band di supporto sono state scelte tra tutti quei gruppi siciliani che si sono distinti per essere sempre stati vicini al Brass Group ed al loro indimenticabile presidente, Enrico Cassarà, a cui è dedicato il Summertime Blues Festival 2006. L’ingresso, come sempre, è libero. Buon blues a tutti!
Il Brass Group di Alcamo, organizzatore dell’evento, si è visto costretto a ridurre a "soli" tre i giorni la manifestazione, per via dei drastici tagli al budget, e ci si chiede perché un festival che è riuscito a portare in Sicilia nomi del calibro di Andy J. Forest, Phil Guy, Tuck & Patti, The Animals, Enzo Avitabile, Hot Tuna, Canned Heat, Mick Taylor, Robben Ford, Scott Henderson, Popa Chubby, Brian Auger, Louisiana Red e Eric Sardinas goda di una così scarsa attenzione da parte degli enti competenti e mai come quest’anno ha corso addirittura il rischio di non aver luogo.
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Venerdì 28 luglio aprirà il festival Thornetta Davis (con la Muppets Blues Band come gruppo di supporto). Vera e propria icona del blues di Detroit e dell’intero circuito internazionale, una straordinaria vocalist, in grado di modulare come pochi una voce potente e melodica. Negli anni ha diviso il palco con i grandi della musica afro-americana, come Ray Charles, Gladys Knight, Etta James, Buddy Guy, Koko Taylor, Junior Wells, Lonnie Brooks ed ha collaborato, tra gli altri, anche con Bob Seeger. Thornetta ha vinto nel ’99 due premi ai "Detroit Music Awards" come miglior cantante e miglior gruppo rhythm’n’blues e nel 2001 è entrata a far parte della "Detroit Music Hall of Fame".Sabato 29 luglio sarà la volta dell’artista più importante di questa edizione: Big Bill Morganfield. Se ai più il nome non accende nessuna lampadina in testa, agli appassionati di blues non sarà certamente sfuggito quel cognome e avranno già fatto un balzo dalla seggiola. Si tratta infatti del figlio di McKinley Morganfield, meglio noto come Muddy Waters, un autentico monumento del blues mondiale! Dopo un lungo processo di affinamento della sua tecnica chitarristica, Big Bill ha inciso il suo album di debutto "Rising Son" nel 1999 insieme ad alcuni musicisti che avevano suonato a lungo nella Muddy Waters Band.
L’album gli permette di vincere, nel 2000, il "W. C. Handy Award" come miglior debuttante, premio che per la scena blues vale quanto il più famoso – e più commerciale – Grammy. Ad aprire il suo concerto, due gruppi spalla di tutto rispetto come i padroni di casa Still Nameless e l’esperta e rinomata Gai Bennici Band. Completa il programma della serata una sorta di dopo-festival, a conclusione dei concerti in piazza Ciullo. Ci saranno gli Still Nameless come "house band" e sono previste jam-sessions e la presenza di vari ospiti: un vero e proprio party all’insegna del blues.
Domenica 30 luglio chiuderà la manifestazione un altro talentuoso chitarrista: Eugene "Hideaway" Bridges (con gli Adel’s a far da supporto). Agile e sottile, Eugene riesce a sorprendere grazie al suo estro, rivela l’influenza di un mito del blues come B. B. King, al cui stile attinge per la qualità soul della voce. Bridges rappresenta certamente uno dei più originali ed interessanti chitarristi presenti sulla scena attuale, voce potente e graffiante che attraverso una tecnica chitarristica straordinaria si rivela una vera e propria forza della natura capace di rinverdire i fasti del grande blues.
Le band di supporto sono state scelte tra tutti quei gruppi siciliani che si sono distinti per essere sempre stati vicini al Brass Group ed al loro indimenticabile presidente, Enrico Cassarà, a cui è dedicato il Summertime Blues Festival 2006. L’ingresso, come sempre, è libero. Buon blues a tutti!
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