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Lavoro e imprese: Palermo non cresce e non produce

Presentati alla Camera di Commercio di Palermo i dati dell'Osservatorio Economico 2012 dell'istituto Tagliacarne, che hanno delineato un'economia che non cresce

  • 4 giugno 2013

Occupazione e Sicilia: due concetti che sembrano non poter convivere e che delineano un quadro per niente rassicurante. A sostegno di questa tesi arrivano i dati dell'Osservatorio Economico 2012 dell'istituto Tagliacarne, presentati alla Camera di Commercio di Palermo, nel corso di un incontro che ha sottolineato tutte le debolezze di un sistema che non cresce.

Si parte proprio dal dato relativo all'occupazione: per quanto riguarda la città di Palermo, il tasso registrato è del 39,8%, in calo rispetto al 2011 di 0,5 punti e al di sotto della media nazionale e regionale; molto alto il tasso di disoccupazione di tutta la provincia, che ha raggiunto il 19,4% nel 2012. Soltanto a Napoli si è registrata una percentuale più elevato.

Anche per quanto riguarda la nascita di attività commerciali i dati non sono rassicuranti: gli studi dell'istituto Tagliacarne hanno dimostrato che a nascere sono imprese giovanili, che tuttavia non riescono a sopravvivere per lungo tempo e non possono quindi essere in grado di risollevare lo stato dell'economia locale.

In generale, a nascere sono imprese a bassa redditività, che non lasciano spazio a grandi progetti di investimento, che sarebbero invece in grado di innescare processi virtuosi di innovazione, filiere produttive e, naturalmente, occupazione. Alla base di questo tipo di attività ci sono fenomeni di autoccupazione, insieme alla volontà di proseguire una tradizione familiare. Sostanzialmente, una volta archiviato il sogno di un "posto fisso", il primo pensiero è quello di generare la propria singola occupazione, possibilmente attraverso un'impresa che però nella maggior parte dei casi non riesce a sopravvivere.

Importante sottolineare che i dati presentati nel corso dell'incontro di Palermo sono relativi al 2012, ma che per il primo quadrimestre del 2013 la situazione non sembra essere migliore. Non si tratta soltanto una questione prettamente economica, ma anche di un tessuto sociale fragile. Preoccupazione è stata espressa dal presidente della Camera di Commercio palermitana, Roberto Helg, che ha definito la situazione economica in cui ci troviamo "terribile" e che ha auspicato un intervento da parte dell'amministrazione comunale, affinché possa agire concretamente per lo sviluppo della città.

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