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Libero: chiude la Stagione "Shitz - pane, amore, salame"

Si chiude con "Shitz - pane, amore e salame" la Stagione del teatro Libero. Tra le risa e il pianto, assistendo a desideri, ambizioni e ad un amore non troppo sincero

  • 6 maggio 2013

Varchiamo la porta di una casa. Una casa come tante altre, ordinaria e ordinata, che ospita tre persone: un padre barbuto, una mamma mascolina e una figlia colma d'ansie. Conosciamo i personaggi e ne scopriamo le tragicomiche debolezze grazie ad una piece teatrale dal nome “Shitz – pane amore e... salame” che da giovedì 9 a sabato 11 maggio andrà in scena alle 21.15 al teatro Libero di Palermo.

“Shitz” è l'ultimo spettacolo della quarantacinquesima stagione internazionale del teatro. Basato su un testo del drammaturgo e regista israeliano Hanock Levin, è diretto e rielaborato da Filippo Renda, che lo ha reso ancora più impertinente e brillante.

La storia narra di una famiglia ebrea contemporanea, una famiglia yiddish. L'umorismo israeliano si rivela crudo e liberatorio fin dall'inizio, quando seduti ad un tavolo incontriamo per la prima volta il burbero Shitz e la dura Setcha, madre e padre della giovane e triste Shprazi. La ragazza è ricoperta d'ansie, anche per via delle aspettative dei due genitori che non hanno altro desiderio se non quello di vederla sposare.

Sphrazi è timida e paranoica in maniera quasi ridicola, ciononostante ad una festa incontra Tcharkès. In modo un po' sospetto i due cadono rispettivamente tra le braccia dell'altro. Tcharkès si rivela immediatamente un arrivista privo di scrupoli con il profondo desiderio di farsi strada nell'imprenditoria, ma la cosa non impedisce né alla stessa Sphrazi né ai suoi genitori di organizzare la cerimonia, nonostante la decisione sia stata presa dal giorno alla notte.

Si da inizio ai festeggiamenti: scanzonati, improbabili, folli, con picchi di narcisistica ostentazione da parte dello sposo e dei genitori, tra risate e balli. È proprio a questo punto, quando tutti sembrano aver raggiunto il loro scopo, che inizia il susseguirsi di vicende desolanti che porteranno gli Shitz a comprendere che chi è causa del proprio male non può far altro che piangere sé stesso.

Il cast, composto da Mauro Lamantia, Matthieu Pastore, Valentina Picello e Mattia Sartoni, riesce a coinvolgere lo spettatore manifestando tanto il più crudo cinismo quanto la più serena leggerezza. Tra un gioco di potere e un carico di desideri frustrati, lo spettacolo si trasforma in cabaret “sfigato” ma privo di vittimismo, che nonostante la pluralità di argomenti riesce a non far perdere il filo a chi assiste.

Uno spettacolo che esalta le intuizioni comiche della cultura Yiddish e allo stesso tempo conduce alla riflessione sociale in due atti, per una serata che coniuga bene sia il tragico che il comico. Il prezzo dei biglietti, acquistabili al botteghino del teatro, è di 15 euro intero e 10 ridotto under 25. Per tutte le informazioni e le prenotazioni è possibile chiamare il numero 0916174040 o visitare il sito del teatro Libero.

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