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"Musica dal vivo a Palermo": dibattiti e concerti

Un convegno per discutere delle problematiche relative al fare musica dal vivo a Palermo, sia negli spazi al chiuso che nei luoghi all'aperto

  • 19 luglio 2010

Un’iniziativa per smuovere le acque stagnanti della burocrazia, che impedisce le libere espressioni artistiche per gli spettacoli nei pubblici spazi aperti, rifacendosi a un’obsoleta legge del 1931: questo l’argomento principale che sta al centro dei dibattiti nel convegno "Musica dal vivo a Palermo - Problematiche e prospettive", che si terrà martedì 20 luglio alle ore 16 a Palermo, presso l’Aula Colletti (ex Aula Magna) della Facoltà di Economia e Commercio, in viale delle Scienze a Palermo.

Il seminario (ad ingresso libero) sarà introdotto da Fabio Mazzola, preside della Facoltà, e prevede la presenza, fra gli altri, di Alessandro Marangoni, questore di Palermo, e di altri esponenti di spicco fra cui Maurizio Carta (Ordinario Università di Palermo), Enrico Colaianni (associazione Libero Futuro), Maria Giambruno (Centro Commerciale Naturale Piazza Marina e dintorni), Alfio Scuderi (Teatro Nuovomontevergini), Lia Vicari (La Feltrinelli), Alberto Coppola (Kursaal Kalhesa, Tonnara Bordonaro), Tiziano Di Cara (Expa Palermo), Giuseppe Romano (Palab), Mario dell’Oglio (D'O Uomo - D'O Donna), Luca Lo Bianco (Fitzcarraldo Records), Settimo Serradifalco (Malintenti Dischi), Fabio Rizzo (800A Records) e molti altri, su tutti Lorenzo Quattrocchi (MiKalsa Bar; vedi www.balarm.it/articoli/vis.asp?idarticolo=6178). Fonte di pesante contestazione, e per il quale molti commercianti di locali sono stati perseguiti, è il reato per la violazione dell’art. 68 del R.D. del 18 giugno del 1931 n° 773, cosiddetto Testo Unico di pubblica sicurezza.

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In tutta l’Europa, si sono andate affermando forme di rappresentazione dal vivo e di spettacolo, e più in generale, di promozione di eventi culturali realizzate in contesti “inusuali” quali pubblici esercizi, esercizi commerciali e spazi aperti. Rappresentazioni che si costituiscono come elementi di animazione cittadina ed aggregazione sociale e culturale, occasioni di promozione di nuovi talenti (autori, musicisti, cantanti, gruppi, scrittori, attori), e ancora come spinta propulsiva di un certo circuito economico. Il convegno si propone, in primo luogo, di analizzare il fenomeno in questione, evidenziando innanzitutto, il ruolo di queste manifestazioni nella società e nell’economia delle città, presentando esperienze imprenditoriali, problematiche e prospettive che caratterizzano il settore, mettendole a confonto con la regolamentazione delle performance musicali dal vivo nell’attuale ordinamento normativo. La conclusione del dibattito prevede con una serie di proposte per una regolamentazione che tuteli gli interessi legittimi e si adegui alle caratteristiche della società attuale. Al convegno doveva seguire una jam session serale che è stata rimandata per motivi logistici.

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