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Orchestra Sinfonica Siciliana, le musiche postweberniane di Penderecky

Il legame di Penderecky con Palermo è molto forte, dal momento che il suo debutto italiano è avvenuto proprio nella nostra città, il 24 maggio 1961

  • 9 gennaio 2004

Riprende, dopo la pausa per le festività natalizie, la Stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. È un inizio in grande stile, nel segno di uno dei più importanti compositori contemporanei, Krzysztof Penderecky, sul palco del teatro Politeama di Palermo (piazza Ruggero Settimo), venerdì 9 gennaio alle ore 21.15 (repliche sabato10 alle ore 17.30 e domenica 11 alle ore 11). Questo musicista polacco dirige la compagine siciliana in un programma che prevede in apertura il suo Concerto Grosso per tre violoncelli ed orchestra, mentre nella seconda parte la Sinfonia n° 7 in la maggiore op.92 di Ludwig van Beethoven. Penderecky, che è nato a Debica nel 1933, è fra i più significativi e rivoluzionari compositori del XX secolo. Le sue prime opere risalgono agli anni Sessanta e si collocano stilisticamente nell’ambito della scuola postweberniana di Darmstadt.

Il legame di Penderecky con Palermo è molto forte, dal momento che il suo debutto italiano è avvenuto proprio nella nostra città, il 24 maggio 1961 nell’ambito della Seconda Settimana Nuova Musica: l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Daniele Paris eseguiva Anaklasis alla Sala Scarlatti del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini”. Questa partitura per archi e percussione, considerata oggi fra le più significative del compositore polacco, non venne ben giudicata dai critici presenti in occasione di questa prima esecuzione. Caratteristica del primo stile di Penderecky è la ricerca sonora condotta sugli archi, il cui impiego produce effetti simili a quelli ottenuti attraverso l’elettronica. Successivamente, dopo un periodo specificatamente dedicato alla ricerca elettronica, Penderecky ha cominciato una ricerca personale finalizzata al recupero e all’impiego nelle sue composizioni di materiali e forme tradizionali. In questo filone di ricerca si colloca il Concerto Grosso per tre violoncelli ed orchestra composto nel 2000 su commissione dell’Orchestra Sinfonica della Radio Giapponese, che lo ha eseguito per la prima volta a Tokyo nel giugno del 2001.

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A Palermo i tre solisti al violoncello saranno a Andrzej Bauer, Bartosz Koziak e Rafa Kwiatkowski. Dopo questa prima esecuzione palermitana, il compositore guiderà l’Orchestra in una delle più belle pagine di Ludwig van Beethoven, la Sinfonia n° 7 in la maggiore op.92 scritta fra il 1811 e il 1812. Libera da sottotitoli, programmi, o riferimenti biografici, questa magnifica Sinfonia è un omaggio alla forza e alla bellezza del ritmo, tutta pervasa da un clima luminoso, e solenne. “Capolavoro di abilità tecnica, di gusto, di fantasia, di scienza e di invenzione”, così come ha scritto Hector Berlioz, la Sinfonia n. 7 fu diretta per la prima volta da Beethoven stesso l’8 dicembre del 1813 presso l’Aula Magna dell’Università di Vienna, in occasione di un concerto di beneficenza a favore dei soldati austriaci e bavaresi rimasti invalidi nella battaglia di Hanau, che vide i tedeschi vittoriosi su Napoleone. Biglietti in vendita al botteghino del teatro (ore 10-13); informazioni al numero 091.588001.

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