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Reperti e papiri: un frammento di Aristotele a Ortigia

Il Museo del Papiro "Corrado Basile" di Ortigia si arricchisce di un nuovo e prezioso reperto: si tratta dell'opera "De caelo" di Aristotele, oggetto di studi e ricerche

  • 20 ottobre 2016

Siracusa arricchisce ulteriormente la sua storia, già di per sé ricca di reperti, monumenti, chiese e arti che impreziosiscono l'intero territorio. Stavolta la novità riguarda la collezione di papiri esposti tra le vetrine del Museo del Papiro "Corrado Basile" di Ortigia: ad essere esposto è un frammento di papiro dell'opera "De caelo" di Aristotele.

Si tratta del frammento più piccolo dell'intera collezione ma al contempo un elemento di cruciale importanza perché costituisce l'unica trascrizione su papiro conosciuta dell’opera di Aristotele.

Datato al II-III sec. d.C, il papiro venne acquisito dal Museo circa dieci anni fa insieme ad altri reperti, la gran parte inediti e oggi oggetto di ricerche e studi da parte di papirologi di fama internazionale e provenienti da paesi come Belgio, Germania, Olanda e perfino Egitto, patria del papiro.

La ricchezza della collezione ha incentivato gli studiosi nella decifrazione, trascrizione e interpretazione di un primo gruppo di circa trenta papiri greci. Durante il convegno di Egittologia e Papirologia recentemente tenutosi al Museo di Ortigia, è stato rivelato che il volume che pubblicherà questo primo gruppo di papiri è in fase di allestimento.

Sarebbe davvero un vanto poter esporre al pubblico anche la restante collezione costituita da alcune centinaia di papiri antichi, un sogno che allo stato attuale è destinato a restare nel cassetto per mancanza di spazi nella disponibilità del Museo.
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