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Ricerca sul cancro: un premio al palermitano Lo Coco

Per la ""Giornata nazionale per la ricerca sul cancro", il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha premiato il palermitano Francesco Lo Coco

  • 12 novembre 2016

Nell'ambito della ricerca medico-scientifica, sono tante le menti ingegnose in Sicilia che meritano di essere valorizzate. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha di recente premiato il palermitano Francesco Lo Coco, con un riconoscimento nell'ambito della "Giornata nazionale per la ricerca sul cancro", celebrata al Quirinale.

Classe 1955, Francesco Lo Coco è professore ordinario di Ematologia all’Università Tor Vergata e direttore del Laboratorio di Diagnostica onco-ematologica del Policlinico Tor Vergata di Roma.

In passato, Lo Coco si è interessato di caratterizzazione genetico-molecolare e terapia delle neoplasie ematologiche e, attualmente, è un membro del Comitato Scientifico della Fondazione Veronesi e presidente del Comitato Scientifico dell'Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi ed il Mieloma (AIL).

Nel tempo, la ricerca italiana nel campo dell'ematologia ha contribuito in modo sostanziale a identificare meglio alcune malattie, non a caso l'inquadramento diagnostico moderno delle malattie ematologiche da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità porta le firme di diversi ricercatori italiani.
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Ancora oggi purtroppo sono numerosi gli italiani costretti a formarsi per poi lavorare all'estero. Lo stesso Lo Coco ha studiato negli Usa, alla Columbia University di New York, dove ha vissuto due anni, ma poi ha deciso di rientrare in Italia, consapevole di poter avere qualche chance.

La disillusione creatasi negli anni, ha portato molti giovani talenti ha trasferirsi più o meno in via definitiva all'estero, in luoghi in cui poter avere un futuro dignitoso ed essere valorizzati e gratificati.

Invertire il processo della "fuga dei cervelli" non è di certo facile, forse per molti un'utopia ma non bisogna dimenticare che alcune realtà italiane, come l'Airc, continuano a offrire grandi opportunità. Sta ai giovani decidere se e quanto valga la pena restare.
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