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“Sabato, Domenica e Lunedì”, c’era una volta la famiglia

Il respiro alto del teatro di Edoardo è qui giustamente rievocato con una recitazione assai espressiva e ricca di atteggiamenti e vezzi, tipici della “lingua” partenopea

  • 30 aprile 2004

L’interno di una cucina con due donne affaccendate si materializza dal nulla sulla scena (forte nella sua semplicità, sembra persino di avvertirne gli odori): una padrona di casa e la sua donna di servizio (di “famiglia”, quelle di una volta per intenderci, per le quali il nucleo familiare per il quale lavorano diventa per forza di cose il loro) che, fra l’apoteosi del proprio ragù della signora e gli avvilimenti per un fratello un po’ matto della domestica, preparano quanto occorre per la celebrazione del rito sacro per eccellenza della famiglia italiana (e non solo): il pranzo domenicale. In questo affresco di vita familiare all’insegna di una quotidianità positiva per l’amore che la anima, riuscendo per questo a superare ogni conflitto come la tragicommedia ci dimostra e che oggi acquista il sapore nostalgico di un valore ormai lontano (siamo piu’ una società di singles popolata da ex – coniugi che altro!),  si muovono con efficacia tutti i personaggi dello splendido testo di Edoardo De Filippo, “Sabato, Domenica e Lunedì”, messo in scena e magnificamente interpretato dagli attori della compagnia dei Teatri Uniti di Napoli, diretta da Toni Servillo, al teatro Biondo di Palermo (via Roma 258) fino al 9 maggio.

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Il respiro alto del teatro di Edoardo è qui giustamente rievocato con una recitazione assai espressiva e ricca di atteggiamenti e vezzi (che sono maschera), tipici della “lingua” partenopea alla quale ogni pausa, ogni battito di ciglia sulla scena riesce a dar voce. I tre atti della tragicommedia si snodano nell’essenzialità delle belle scene, tre anch’esse (la cucina come già detto e la sala da pranzo da due angolazioni diverse, luoghi emblematici appunto), dove i sentimenti e le emozioni dell’umanità Edoardiana sono opportunamente portati in vita. Bravissimi tutti gli interpreti, dal capocomico Toni Servillo a tutti gli altri (Anna Bonaiuto, Gigio Morra, Francesco Silvestri, la palermitana Mariella Lo Sardo ed altri ancora). Ricordiamo che lo spettacolo, al suo secondo anno di tournèe, ha ricevuto lo scorso anno, quattro premi Ubu: spettacolo dell’anno, migliore regia, migliore attrice (Anna Bonaiuto), migliore attore non protagonista (Francesco Silvestri). Info al numero 091.7434341.

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