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Sudmayday’005, Precari e Precarie per i diritti sociali

  • 26 aprile 2005

Il 1° maggio si festeggia un grande assente. Quel lavoro ormai divenuto un mito irraggiungibile, la cui mancanza, secondo l'ultimo rapporto Eurispes 2005, è la prima causa di stress nel mondo. Soprattutto per tutti gli occupati “atipici” che non godono delle tradizionali tutele dei lavoratori dipendenti. Sono loro gli invisibili del terzo millennio: interinali, occasionali, co.co.co. cassintegrati, apprendisti, borsisti, migranti, studenti, disoccupati volenti o nolenti; tutti rappresentanti della sempre più numerosa categoria dei Precari, detentori di perenne incertezza e speranze a termine. Questa è la condizione di vita e lavoro oggi più diffusa in Europa: dal nord al Mediterraneo, l'est come l'ovest. In Italia gli equilibristi della precarietà sono oltre 6 milioni, troppi dei quali nel meridione, simbolo della disoccupazione endemica e delle mille forme di “arrangiamenti”. E da qui parte un urlo di richiamo: il “SudMayDay’005”, un movimento che da Palermo attraverserà Napoli, L'Aquila, Viterbo, Milano e quattordici metropoli europee, tra cui Parigi, Barcellona, Londra, Copenhagen; dove in contemporanea migliaia di persone organizzeranno parate ed iniziative per dare visibilità ai conflitti e alle rivendicazioni del precariato, reclamando la flessibilità come scelta e non ricatto.

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La manifestazione organizzata da Cobas, Cub, centri sociali, laboratori occupati, collettivi universitari, associazioni e gruppi da tutto il sud Italia, si aprirà il Primo maggio alle 11,00 presso un call center cittadino con l’apparizione di San Precario, il beato protettore creato dalla rete Precog e messo a disposizione di tutti coloro, soprattutto i giovani, che non sanno più a che santo votarsi. Nato il 29 febbraio, giorno intermittente per eccellenza, il Protettore appare a fianco delle lotte di ricercatori, stagisti, sottopagati, licenziati, di tutte le anime in scadenza di contratto senza diritti e futuro, a rischio di povertà ed esclusione sociale. A lui si rivolgono i contorsionisti della flessibilità italiani, le mille figure senza tutele sociali e sindacali decretate dalla legge 30 Biagi. “Donaci reddito e libero accesso ai saperi” invocano nella preghiera composta per il movimento, chiedendo un’intercessione per il rispetto delle proprie intelligenze e dignita’. Seconda tappa del “SudMayDay’005” sarà la street parade che partirà alle 17,00 da piazza Politeama con l’animazione di giocolieri, carri allegorici e Sound System, dai quali si esibiranno i Kebana Crew e Luca Zulù from 99 Posse, che al progetto ha dedicato la canzone “Povera vita mia”, un rap ironico e amaro di denuncia del lavoro sfruttato dalle “anime raggelate” di decisori, governanti e tutte le varie nomenklature del mercato.

Dopo un lungo percorso che si snoderà tra le vie Ruggero Settimo, Maqueda, Roma, i Quattro Canti e corso Vittorio Emanuele, il corteo si fermerà alle 22,00 a piazza Bologni. Qui la manifestazione continuerà in mezzo a stand, teatro da strada, cucina popolare e mediattivismo, per comunicare quello che i media, detentori del monopolio informativo, troppo spesso omettono. Il raduno si concluderà con i concerti dei Koska Loska (ska core); gli Arpioni (storici rappresentanti dello ska milanese, che vantano collaborazioni con il Giappone e paesi extraeuropei) e le atmosfere spassionate della musica da crociera degli Akkura. “SudMayDay’005” non è soltanto una giornata di agitazione, un evento estemporaneo alternativo al concertone di Piazza San Giovanni a Roma ma un catalizzatore di convergenze e complicità che mette in rete azioni, persone, bi-sogni, promovendo forme di autorganizzazione, dando voce e visibilità alle figure frammentate del precariato sociale meridionale di cui Palermo è l’insigne capitale. In questo contesto di sensibilizzazione, mercoledi 27 aprile presso la Facolta' di Scienze Politiche - Collegio San Rocco in via Maqueda, avrà luogo alle 15,30 la conferenza stampa dell’iniziativa e, alle 16,30, un’assemblea cittadina dal tema “Verso la Sudmayday’005" che tratterà delle nuove forme di precarieta' e ribellione, con l’intervento, tra gli altri, di: Flexworkers, Precari&precarie in movimento, sindacalisti di base, Comitato di lotta x la casa "12 Luglio", A.P.E.S.(associazione contro l'emarginazione sociale), ricercatori e centri sociali palermitani.

Venerdì 29 sarà inoltre proclamata la Giornata di azione meridionale contro il caro/vita e caro/prezzi reddito x tutti/e. Nella nostra città le condizioni precarie di vita imperano, mettendo a repentaglio i diritti sociali più elementari: reddito, casa, maternità, salute, istruzione, contributi, formazione, cultura. Incertezza e paura sono gli interlocutori quotidiani della maggior parte della popolazione che, con l’aumento delle tasse, gli affitti alle stelle, il costo sempre più elevato della vita, non arriva alla "quarta settimana", sopravvivendo appena nella maggioranza dei casi. A tutto questo Palermo il primo maggio griderà il suo rifiuto ed invocherà un nuovo santo. Con la speranza che a lui riesca il nuovo miracolo: liberare la città dal flagello del precariato. Per info ed adesioni: www.euromayday.org/palermo - flexworkers@libero.it

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