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The Bridge: uno stadio dell'integrazione a Lampedusa

È stato presentato in Vaticano il progetto di un nuovo stadio a Lampedusa: "The Bridge", luogo di aggregazione e integrazione che incarna il valore della solidarietà

  • 24 maggio 2016

Lampedusa, isola delle speranza alle porte dell'Europa, è ormai diventata un approdo della solidarietà e un sinonimo di pace. Al centro del Mediterraneo, a qualche miglio di distanza dalle coste africane, è l'ingresso di quello che per molti è un mondo migliore.

La consapevolezza che questa striscia di terra sia sempre più un simbolo dell'accoglienza, trova un ulteriore riscontro nel progetto promosso dalla Lega Nazionale Professionisti B e da B Solidale Onlus, con l'appoggio del Comune di Lampedusa: The Bridge - Un ponte per Lampedusa, sarà il nuovo stadio della solidarietà, destinato a diventare negli prossimi anni un luogo di aggregazione e integrazione.

I cittadini di Lampedusa hanno sviluppato negli anni un grande senso di empatia nei confronti dei profughi e degli immigrati che affollano l'hotspot dell'isola, facendo di questa terra un luogo unico, in contrapposizione al clima di paura e di diffidenza che nel resto d'Europa sta prendendo sempre più campo.

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Papa Francesco ha il merito di aver acceso i riflettori su questa realtà, facendo di Lampedusa porta del Giubileo della misericordia: dalla sua visita, una delle prime del suo papato, sull'isola si è creato un clima differente.

Il progetto dello stadio, presentato in Vaticano, ha come obiettivo quello di essere il principale luogo di incontro dell'isola, regalando ai giovani delle squadra di calcio locale, agli studenti e ai ragazzi immigrati, una struttura nella quale possano crearsi opportunità sportive, percorsi formativi e di integrazione.

La struttura, dal costo di 2 milioni di euro, sarà pubblica, con terreno di gioco in erba naturale, spogliatoi, tribuna e impianto di illuminazione. Sorgerà lì dove, nel 2011, vennero concentrati i migranti tunisini quando la primavera araba portò Lampedusa a sostituire le istituzioni per dare assistenza umanitaria.

Una volta ultimato il nuovo impianto, l'amministrazione chiederà alla Nazionale di giocare a Lampedusa e chiederà anche di organizzare una partita internazionale di una nazionale giovanile. Questa iniziativa è simbolo di come, incarnando i valori dell'incontro e della solidarietà, lo sport conduca verso la consapevolezza dell'assenza di inimicizie.

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