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Tv: dal 4 luglio anche a Palermo sarà solo digitale

Attesa per lo switch off: si spegne la vecchia tv analogica, si accende il digitale terrestre. Più canali e più qualità. Numero verde per informazioni

  • 3 luglio 2012

Ormai ci siamo. Poche ore ancora e anche a Palermo scatterà lo switch off. Ovvero, addio alla vecchia tv analogica. A partire da mercoledì 4 luglio, infatti, con lo spegnimento dell'ultimo impianto analogico sulla cima di Monte Pellegrino, anche nel capoluogo siciliano si darà il via definitivo all'era digitale. Dal punto di vista strettamente pratico ciò significa che tutti coloro che non avranno un decoder o un televisore di nuova generazione non riceveranno più il segnale, dunque non potranno vedere la televisione.

Un passaggio delicato, che segna una svolta epocale nel sistema radio-televisivo regionale. La conversione era stata avviata in Sicilia l'11 giugno scorso; con Palermo si completa adesso la mappa della televisione digitale nel nostro Paese. La Sicilia era infatti, con la Calabria, l'ultima regione a essere raggiunta dal digitale, così come stabilito dal crono-programma del Ministero dello Sviluppo Economico.

Più canali, migliore qualità audio e video, possibilità di accedere a servizi interattivi: sono tanti i vantaggi della televisione digitale. Che, d'altro canto, ha comportato un riordino complessivo delle frequenze e dunque anche dei canali sul telecomando. A disposizione degli utenti c'è comunque il numero verde allestito dal Ministero: 800 022 000. Una linea attiva dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20, per chiedere informazioni e chiarimenti ma anche indicazioni pratiche per risolvere eventuali problemi che dovessero presentarsi al momento dello switch off.

«Sosterremo gli editori siciliani impegnati nel passaggio dall'analogico al digitale terrestre che rappresenta una svolta epocale dell'intero sistema radio televisivo - ha detto pochi giorni fa il presidente della Regione Raffaele Lombardo - La Regione metterà a disposizione del settore tutti i possibili strumenti e le misure adeguate per aiutare le emittenti regionali. Già al prossimo comitato di sorveglianza chiederemo l'introduzione di una specifica linea d'intervento del Po-Fesr 2007-2013 per garantire le risorse necessarie allo sviluppo tecnologico del digitale terrestre».

Gli fa eco anche il presidente dell'Ars Francesco Cascio che ha rivolto un appello alla Giunta regionale e al Parlamento per operare in sinergia non solo per il sostegno all'emittenza televisiva locale ma anche per la «salvaguardia del pluralismo informativo e dei livelli occupazionali».

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