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Tra i tesori di Ortigia c'è un'antica biblioteca: amata da Vittorini, custodisce 70mila libri

Riaperto dopo un lungo lavoro di recupero, questo luogo è pieno di fascino. Conserva un patrimonio culturale prezioso, ora fruibile grazie a un nuovo servizio

Federica Puglisi
Giornalista
  • 21 ottobre 2022

La biblioteca Alagoniana di Siracusa

“Impossibile entrare in una biblioteca e non avvertire un senso di profondo rispetto per tutto ciò che esse racchiudono e rappresentano”. Questa frase racchiude una sensazione comune provata da chi frequenta una biblioteca.

Un certo mistero si cela in questi luoghi, ricchi di storia e di memoria. Soprattutto se si tratta di antiche biblioteche che contengono libri che risalgono all’età antica e che sono custoditi gelosamente. Ed è ciò che si prova quando si entra nella Biblioteca Alagoniana di Siracusa, un luogo che conserva migliaia di libri stampati tra il 1500 e il 1800, ma che soprattutto è stata luogo di studio e di ricerca di letterati, scrittori come Elio Vittorini, storici.

La biblioteca si trova nel palazzo arcivescovile di piazza Duomo, nel cuore del centro storico di Ortigia. Prende il nome dal suo fondatore il vescovo di Siracusa Giovanni Battista Alagona che con lungimiranza nel periodo in cui visse, il Settecento, capì quanto fosse importante realizzare un luogo che potesse custodire i libri dell’antichità. Infatti si deve a lui l’istituzione della “pubblica libreria del seminario” nel 1780.
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E così che nei secoli successivi la biblioteca è diventata un prezioso scrigno del sapere. Si conta un patrimonio di circa 70 mila volumi. Tra i più preziosi una Bibbia con caratteri gotici, manoscritti, codici minati, una settantina di incunaboli e rari libri di secoli passati. Per questo è diventata nel tempo una meta privilegiata per studiosi, storici, studenti, che da quelle pagine hanno attinto per le loro ricerche.

L’Alagoniana per alcuni anni è stata chiusa, in quanto si era reso necessario un lungo lavoro di recupero. La sua riapertura avvenuta qualche anno fa, l’ha fatta riscoprire al grande pubblico, tanto da essere entrata di diritto nei percorsi turistici che coinvolgono i beni ecclesiastici della città.

A visitarla non solo esperti del settore, ma anche semplici turisti che restano ammaliati dalla magia che racchiude questo luogo. Tra gli altri testi importanti che vi sono custoditi c’è un "evangeliario" greco, le "Istituzioni di rettorica" di Giorgio Trapezunzio, che risalgono al Quattrocento, il "Libro d’Ore della Beata vergine Maria" con miniature di stile fiammingo del Trecento, e ancora il "Liber Cronicarum" di Scherer e Komermeister e il “Manipulus curatorum” di Giovanni Bellem da Brema.

E poi una raccolta di lettere di Canova, Murat, Schopenauer e Angelo Mai donata dalla famiglia Gargallo. Il fascino di questo luogo è anche dato dal prezioso legno con cui sono stati realizzati i vari scaffali per contenere e proteggere i libri. Tanto che negli anni si sono resi necessari vari interventi anche per la sua manutenzione.

Di recente è stato attivato il servizio di consultazione dei libri. Per questo occorre inviare richiesta all’indirizzo mail bibliotecaalagoniana@arcidiocesi.siracusa.it.

Ma sono numerose le visite guidate promosse dall’Arcidiocesi, come la recente “Giornata per i Beni culturali ecclesiali” del 9 ottobre. Un itinerario creato per ammirare l’eccezionale patrimonio custodito all’interno del Palazzo Arcivescovile. Tra i tesori da visitare in Ortigia, dunque, una tappa da inserire è senza dubbio la Biblioteca Alagoniana.
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