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A Palermo l'arte "che rigenera": in mostra 20 pittosculture di Giampietro Di Napoli

  • Biblioteca Comunale centrale di Casa Professa - Palermo
  • Dal 6 al 21 aprile 2024 (evento concluso)
  • Dalle 9.00 alle 13.00 (lunedì, martedì e venerdì), dalle 9.00 alle 17.00 (mercoledì e giovedì), dalle 10.00 alle 17.00 (sabato e domenica, ultimo ingresso alle 16.45)
  • Gratuito
  • Info al numero 091 7407940 o scrivendo a bibliotechearchiviospazietno@comune.palermo.it
Balarm
La redazione

L'opera di Giampietro Di Napoli "Nei mari della luna tuffi non se ne fanno"

Palingenesi è il titolo della personale di pittosculture dell’artista Giampietro Di Napoli che si terrà negli spazi della Biblioteca Comunale di Casa Professa – Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano, in vicolo San Michele Arcangelo a Palermo.

La mostra, organizzata e curata dalla professoressa Graziella Bellone, propone una ventina di opere che testimoniano l’eclettismo e l’estro creativo dell’artista palermitano.

Un circuito che si snoda tra pittosculture di varie dimensioni e sculture, alcune delle quali finora non esposte. Altre, invece, sono già state in mostra nei locali di Palazzo Moncada a Caltanissetta, nel 2023.

L'inaugurazione si terrà sabato 6 aprile alle 17.00, con l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella, della dirigente dell’Ufficio Biblioteca e Spazi Etnici-Antropologici Maria Francesca Martinez Tagliavia e della funzionaria culturale Claudia Fucarino.

«Tutte le opere – spiega la professoressa Graziella Bellone – sono state realizzate in tecnica mista con materiali di scarto, inutili o dimenticati, assemblati tra loro e arricchiti da vernici o colori, scalfiti o incisi, che rinascono in creazioni insolite e geniali, simbolo di un rinnovamento introspettivo e spirituale dello stesso autore che si fonde magicamente con tutto il palinsesto speculativo».
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«Le radici dell’artista, il suo vissuto e l’intensità del pathos sotteso – prosegue la curatrice – prendono forma e contenuto in tutto ciò che è e può essere enigmatica vita».

Una palingenesi, ovvero una rigenerazione, sia fisica che metafisica, quella che si rivela nella produzione di Giampietro Di Napoli, improntata a un’incessante e appassionata voglia di sperimentare, in un germogliare genuino libero e originale.

«Indubbio il senso di stupore – conclude Graziella Bellone – che scaturisce dalla visione delle sue creazioni, singolari sublimazioni di materia e tecniche, vitali manifestazioni di un’esigenza di rinnovamento e rinascita come a rammentare che l’essenza dell’essere si esprime nella sua metamorfosi”.

La personale sarà fruibile, con ingresso libero e gratuito, fino al prossimo 21 aprile. 
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