Al via la stagione estiva del Teatro Massimo: alla GAM la "Petite Messe Solennelle" di Rossini
La soprano Shelley Jackson
Tornano gli appuntamenti estivi del Teatro Massimo di Palermo con "Summerwhere 2019", una nuova stagione dedicata a Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini, ospitati nello splendido chiostro della Galleria d'Arte Moderna, in piazza Sant'Anna.
Ad aprire "le danze" sabato 29 giugno alle 20.30 è la "Petite Messe Solennelle" di Rossini eseguita dall'Orchestra e dal Coro del Teatro Massimo, diretti per l'occasione da Piero Monti, attuale maestro del Coro e da settembre attivo nello stesso ruolo all’Accademia di Santa Cecilia di Roma.
La composizione di Rossini viene qui proposta nella versione per soli, coro e orchestra: sul palco nel ruolo di solisti il soprano Shelley Jackson, il mezzosoprano palermitano Chiara Amarù, il tenore Francisco Brito e il basso Emanuele Cordaro.
La "Petite Messe Solennelle" è un'opera "tarda" di Rossini, che il compositore creò a più di trent'anni dal suo ritiro dalle scene teatrali: composta nel 1863, fu eseguita per la prima volta il 14 marzo dell'anno successivo nella cappella del palazzo della contessa Louise Pillet-Will, a Parigi.
La struttura della Messa è solenne perché vengono messe in musica non solo le cinque parti essenziali dell’ordinario della messa (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei) ma anche l’Offertorio e l’O Salutaris, che Rossini inserisce riprendendo quello già composto per l’undicesimo album dei "Péchés de vieillesse".
Nelle serate dei concerti, il museo rimane visitabile fino alle 20.30 con un biglietto speciale di 3 euro. Per i possessori del biglietto dei concerti, inoltre, è prevista una riduzione sulla mostra di Ferdinando Scianna "Viaggio, racconto, memoria".
Ad aprire "le danze" sabato 29 giugno alle 20.30 è la "Petite Messe Solennelle" di Rossini eseguita dall'Orchestra e dal Coro del Teatro Massimo, diretti per l'occasione da Piero Monti, attuale maestro del Coro e da settembre attivo nello stesso ruolo all’Accademia di Santa Cecilia di Roma.
La composizione di Rossini viene qui proposta nella versione per soli, coro e orchestra: sul palco nel ruolo di solisti il soprano Shelley Jackson, il mezzosoprano palermitano Chiara Amarù, il tenore Francisco Brito e il basso Emanuele Cordaro.
La "Petite Messe Solennelle" è un'opera "tarda" di Rossini, che il compositore creò a più di trent'anni dal suo ritiro dalle scene teatrali: composta nel 1863, fu eseguita per la prima volta il 14 marzo dell'anno successivo nella cappella del palazzo della contessa Louise Pillet-Will, a Parigi.
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Scritta per uno spazio ridotto, la Messa prevede un organico di quattro solisti, un coro, due pianoforti e un armonium. Perciò Rossini, temendo che se non l’avesse fatto lui l’avrebbero fatto altri, ne realizzò anche una versione per orchestra, che fu eseguita per la prima volta soltanto dopo la sua morte, il 24 febbraio 1869, al Théâtre Italien. La struttura della Messa è solenne perché vengono messe in musica non solo le cinque parti essenziali dell’ordinario della messa (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei) ma anche l’Offertorio e l’O Salutaris, che Rossini inserisce riprendendo quello già composto per l’undicesimo album dei "Péchés de vieillesse".
Nelle serate dei concerti, il museo rimane visitabile fino alle 20.30 con un biglietto speciale di 3 euro. Per i possessori del biglietto dei concerti, inoltre, è prevista una riduzione sulla mostra di Ferdinando Scianna "Viaggio, racconto, memoria".
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