Appuntamento a Palazzo Riso: debutta "Attis", un'audio dramma in memoria di Aurelio Pes

Gianni Gebbia
«Ho conosciuto Aurelio Pes nel 1978 e lo considero uno dei massimi scrittori e poeti che la Sicilia abbia prodotto, degno di essere annoverato accanto ai grandi come Lucio Piccolo, Bartolo Cattafi e Quasimodo.
Con lui si progettava da tempo di fare qualcosa di musicale sui suoi testi ed il lavoro si è purtroppo interrotto per la sua improvvisa scomparsa», racconta Gianni Gebbia, che ha spiegato di aver composto l’audiodramma durante il lockdown partendo dal testo del 1985 "Attis. Scene di sogni e di danze".
In questo testo, infatti, Pes rievoca la figura ed i riti dedicati ad Attis, divinità di origine frigia importata nella Roma Antica. Un culto dalle origini oscure, legato alla Grande Madre e contraddistinto da rituali con musiche stridenti e modalità sacrificali estreme che facevano parte dei Misteri.
Ad inizio serata è in programma il ricordo dell’opera e della figura dello scrittore palermitano, assieme ad alcuni intellettuali a lui vicini. In seguito, viene trasmesso in prima nazionale l’audiodramma, che ha una durata di 29 minuti.
L’ascolto è accompagnato dalle musiche di Gianni Gebbia e da un videomapping a cura di Dario Denso Andriolo. Presiede l'incontro l’assessore Alberto Samonà.
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