"Blind": a Noto la collezione pittorica dell'artista italo americana Nina Silverberg

Opera di Nina Silverberg per il progetto "Blind" (part.)
Nell'ambito della rassegna artistica "Percorsi di NOTOrietà", patrocinata dal Comune di Noto, le sale di Palazzo Nicolaci ospitano fino al 30 luglio la personale artistica "Blind" dell'artista Nina Silverberg, a cura di Vincenzo Medica (Studio Barnum Contemporary).
«Il colore può essere del tutto istintivo. - afferma la Silverberg - Nel mio lavoro il colore è un modo istintivo di comunicare gli opposti. Sicurezza, pericolo; immobilità, paura; dentro, fuori.
In che modo il colore può comunicare questi opposti e in che modo la forma può contribuire a farlo? In termini coloristici uso una tavolozza smorzata per comunicare un'energia silenziosa nel lavoro.
Questa scelta crea anche un senso ambivalente di ciò che è dentro/fuori. In termini di forma, presto attenzione ai bordi del colore dove l'ordine si dissolve e interno ed esterno s’incontrano.
Questi limiti fisici sono talvolta manifestati attraverso il soggetto del mio lavoro: elementi architettonici come finestre, persiane, passaggi e cancellate. Altre volte il soggetto del lavoro è più distante, all’orizzonte. Le mie opere sono astratte, a volte minimaliste anche quando alcuni tratti figurativi sono presenti.
Questi elementi non solo suggeriscono il soggetto iniziale ma permettono anche di interpretare apertamente il mio lavoro, posto tra l’astratto e il figurativo. Come luogo di orrore e bellezza combinati, spero che il mio lavoro permetta allo spettatore di negoziare la propria posizione tra questi opposti.»
Nina Silverberg è un'artista italo-americana di 25 anni che vive attualmente a Londra. Nel 2018 si è laureata in Belle Arti alla City and Guilds of London Art School. Le sue mostre più recenti includono We can Only Have Fun on Certain Days, in collaborazione con la collettiva Warbling, e Picnic, presentata al Subsidiary Projects di Londra.
«Il colore può essere del tutto istintivo. - afferma la Silverberg - Nel mio lavoro il colore è un modo istintivo di comunicare gli opposti. Sicurezza, pericolo; immobilità, paura; dentro, fuori.
In che modo il colore può comunicare questi opposti e in che modo la forma può contribuire a farlo? In termini coloristici uso una tavolozza smorzata per comunicare un'energia silenziosa nel lavoro.
Questa scelta crea anche un senso ambivalente di ciò che è dentro/fuori. In termini di forma, presto attenzione ai bordi del colore dove l'ordine si dissolve e interno ed esterno s’incontrano.
Questi limiti fisici sono talvolta manifestati attraverso il soggetto del mio lavoro: elementi architettonici come finestre, persiane, passaggi e cancellate. Altre volte il soggetto del lavoro è più distante, all’orizzonte. Le mie opere sono astratte, a volte minimaliste anche quando alcuni tratti figurativi sono presenti.
Questi elementi non solo suggeriscono il soggetto iniziale ma permettono anche di interpretare apertamente il mio lavoro, posto tra l’astratto e il figurativo. Come luogo di orrore e bellezza combinati, spero che il mio lavoro permetta allo spettatore di negoziare la propria posizione tra questi opposti.»
Nina Silverberg è un'artista italo-americana di 25 anni che vive attualmente a Londra. Nel 2018 si è laureata in Belle Arti alla City and Guilds of London Art School. Le sue mostre più recenti includono We can Only Have Fun on Certain Days, in collaborazione con la collettiva Warbling, e Picnic, presentata al Subsidiary Projects di Londra.
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